Nel mondo della dipendenza da sostanze c’è un dato statistico che è rimasto piuttosto costante nel tempo: la differenza nel consumo e nell’uso tra i maschi e le femmine e che vede il genere femminile in netta inferiorità rispetto ai coetanei maschi. Ma, purtroppo, negli ultimi anni, si è registrata, anche nelle donne, un sensibile aumento della percentuale delle consumatrici, anche se permangono delle differenze sostanziali di atteggiamento tra i due generi!

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In un’indagine del Dipartimento delle Politiche Antidroga dello scorso anno, è emerso che quasi il 30% delle studentesse tra i 15 ed i 19 anni ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita, con punte del 37,7% tra le maggiorenni.

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Le ragazze utilizzano soprattutto cannabis, senza particolari differenze statisticamente significative con i propri coetanei maschi. Ma le differenze tra i consumatori maschi e le consumatrici diventano decisamente più evidenti quando si fa riferimento ai consumi di cocaina, stimolanti, allucinogeni ed eroina, dove la percentuale femminile risulta dimezzata rispetto a quella maschile. Nello studio degli atteggiamenti e comportamenti della nostra popolazione giovanile, relativamente all’uso ed alle dipendenze da sostanze, Il dato di maggior rilievo è dato sicuramente dal diverso atteggiamento delle ragazze e dei ragazzi . Le studentesse si distinguono dai loro coetanei maschi, in particolare, rispetto alla percezione del rischio correlato all’uso di sostanze: le ragazze che  considerano molto rischioso consumare sostanze psicoattive sono sempre in quota superiore a quelle dei coetanei e per tutte le tipologie di sostanze!

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Ma attualmente sembra emergere un dato apparentemente incongruente rispetto all’uso di sostanze psicotrope nel mondo femminile: infatti, mentre tra le studentesse sono aumentati gli indici FUS (Frequency of Use Score) e PDS (Poly-Drugs Score) e quindi una maggiore consapevolezza dei rischi correlati all’uso ed all’abuso di sostanze psicoattive, contemporaneamente assistiamo ad un incremento del consumo ed acquisto di sostanze da parte delle giovani donne stesse!!

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In particolare nell’indice PDS, che indica la misura del danno che le droghe provocano sulla salute globale, negli ultimi 10 anni, si è assistito ad un significativo aumento di andamento nella popolazione femminile, ma, allo stesso tempo, ad un incremento significativo anche dell’uso di sostanze psicoattive tra le stesse donne!

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Anche in ambito sanitario e della giustizia troviamo delle significative differenze tra i due generi: le utenti tossicodipendenti presi in carico nei SerD (Servizio Nazionale per le Dipendenze) hanno un rapporto pari ad 1 donna ogni 6,3 utenti maschi, mentre le donne denunciate all’Autorità Giudiziaria per reati droga correlati corrispondono al 6,7% del totale dei denunciati!

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Nonostante ciò le denunce per droga a carico delle donne sono in incremento, soprattutto tra le minorenni, mentre, in ambito sanitario sta progressivamente aumentando l’età media delle utenti prese in carico!

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Questi dati sembrano dimostrare, purtroppo, che un’adeguata consapevolezza dei rischi dell’assunzione delle sostanze psicotrope ed un’opportuna acquisizione delle informazioni non sempre sono sufficienti a contrastare il fenomeno della dipendenza: la gestione, il trattamento e l’elaborazione delle dinamiche psichiche sottostanti alle patologie da dipendenza, rappresentano un dato importante ed imprescindibile nella lotta contro le dipendenze di qualsiasi genere.

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                                                                                                                      Lorella Ninni

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