Negli anni 70/90, l’assunzione di droghe, soprattutto da parte dei giovani, veniva spesso vissuta come una “ribellione” ed un’opposizione agli schemi culturali, morali ed etici del periodo: i movimenti giovanili e studenteschi del ’68, diffusi in tutto il mondo, insieme alla proposta di una maggiore parità tra i sessi, di una sempre maggiore libertà nell’espressione  della sessualità, di una riduzione dei condizionamenti comportamentali dettati da conformismo e regole sociali, hanno dato una propulsione attiva alla liberalizzazione e, quindi, all’uso delle droghe, in particolare quelle di tipo “psichedeliche”, tanto diffuse nel mondo della musica rock e pop!

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L’assunzione della sostanza stupefacente, vista come rottura degli schemi e come opposizione alla cultura dei padri, che ebbe tanta forza alla fine degli anni ’60, ha prodotto tali e tanti movimenti e cambiamenti sociali che la sua scia si è protratta ancora per un ventennio: ancora negli anni ’90, l’uso di droghe poteva essere riconducibile ad un atteggiamento di contrapposizione e ribellione ai condizionamenti della società!

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Il tossico-dipendente di 40 anni fa era spesso una figura “maledetta”: nichilista, depresso, insofferente alle regole sociali, infatti spesso ai margini della società stessa, incurante di sé, introverso, disilluso, emaciato, portatore di grandi crisi esistenziali, senza Dio e senza amor proprio! Sostanzialmente incarnava la fascinazione del reietto e del ribelle!

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Oggi…possiamo ritenere che la situazione sia praticamente agli antipodi: l’uso della sostanza, ed in particolare delle nuove droghe quali le “Spice” o le NPS (nuove Sostanze Psicoattive), rappresentano una vera e propria adesione ai modelli del gruppo di appartenenza e ne sanciscono la propria inclusione in una elìte esclusiva che si basa su valori opposti: l’importanza del denaro, della posizione sociale, del potere sugli altri e sull’ostentazione di beni di lusso!

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Oggi…molti giovani, spesso giovanissimi,  hanno la tendenza ad ostentare, mostrare…oggi..si è un tipo “figo “, da emulare e da ambire,  se mostri e dimostri di possedere oggetti costosi, spesso anche di dubbio gusto estetico, ma assolutamente riconoscibili, di risiedere in un’abitazione di lusso, di essere alla guida di un’automobile esclusiva, di indossare vestiario di una determinata firma..ecc.

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 Le nuove droghe, in linea con questa tendenza, sono “sofisticate” (ovvero, totalmente chimiche!), da usare insieme ad una ristretta e selezionata cerchia di persone (che, perlopiù, non possono definirsi amici…ma “pubblico”!), che producono effetti di “sballo”, ma di tipo eccitatorio, ovvero che aumentano le capacità di fare, di mostrarsi, di proporsi come leader e di rivalsa!

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Provate ad ascoltare alcuni testi di canzoni trap, nuovo genere musicale tanto in voga tra i nostri giovanissimi…ad esempio la canzone “Tesla” (nome di un’auto molto costosa ed esclusiva) di vari autori trap (Capoplaza, Sfera Ebbasta, DrefGold) che recita: “….Mamma guarda come volo adesso in un cinque stelle,( n.d.r inteso come hotel) prima stavo in un campetto…!…In tasca soldi da soli, voglio una Tesla arancione!”

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Appare chiara la differenza del modello imitativo odierno rispetto a quello del secolo scorso, ma, purtroppo, rimane intatto il valore coercitivo della dipendenza, a tutti i livelli, quale privazione delle capacità di scelta di ciascuno!

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