La corretta informazione è una necessità per tutti gli individui per far sì che ponderino delle scelte consapevoli in ogni ambito.  L’accesso all’informazione oggi è agevolato dalla presenza di numerosi mezzi di comunicazione a disposizione e, questi stessi mezzi, sono anche la causa della diffusione della disinformazione. Infatti, secondo il Rapporto effettuato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni attinente al consumo di informazione, nel 2017 è stata riscontrata un’elevata percentuale di “Fake News”.

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Questa diffusione di disinformazione, secondo il Rapporto, è proporzionale all’aumentare dei mezzi di informazione a disposizione dei consumatori. In particolare, gli italiani accedono alle informazioni per lo più utilizzando social network o motori di ricerca, mentre si rilevano basse percentuali di consumatori che accedono alle informazioni tramite fonti editoriali, quali web sites ufficiali. Le fonti algoritmiche utilizzate dagli italiani presentano un’inferiore attendibilità, soprattutto per quanto attiene i social network, che, invece, sono ritenute le fonti più attendibili da circa il 55% degli utilizzatori. Generalmente questa percentuale è incrementata dai minorenni, che utilizzano Internet come unica fonte per reperire informazioni.

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Il Rapporto palesa il modo in cui i consumatori polarizzati utilizzano Internet come mezzo di comunicazione più rilevante per l’accesso all’informazione, seguendo delle dinamiche che portano alla creazione di determinati gruppi di consumatori che interagiscono con un target di utenti vicino quanto più possibile alla loro ideologia.

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