13/02/2018 – “Siamo soddisfatti per la decisione arrivata dai giudici della terza sezione del Tar del Lazio, che hanno respinto i ricorsi di Wind Tre, Fastweb, Assotelecomunicazioni ed Eolo, Tim e Postemobile – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – quanto sentenziato non fa altro che legittimare l’azione del Garante per le telecomunicazioni, che aveva mostrato la strada giusta in campo di fatturazione e aveva inoltre stabilito che le società telefoniche si sarebbero dovute uniformare già da giugno 2017”.

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La fatturazione a 28 giorni non è ammissibile, lo ha stabilito il Tar del Lazio che ha ribadito la legittimità del provvedimento sulla fatturazione mensile. Le compagnie telefoniche hanno maldestramente provato a chiedere l’annullamento della delibera dell’Agcom del marzo 2017 che andava a modificare la delibera contenente “Misure a tutela degli utenti per favorire la trasparenza e la comparazione delle condizioni economiche dell'offerta dei servizi di comunicazione elettronica”

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“I cittadini ora devono essere risarciti, le compagnie telefoniche non possono più raschiare il fondo del barile per trovare scuse improbabili – continua Nesci – mi preme sottolineare che l’U.Di.Con. si è direttamente costituita davanti al TAR a tutela dei consumatori, sentiamo questo risultato come nostro e fa sorridere il fatto che programmi importanti come i notiziari di Radio Rai o le migliori testate italiane non si siano accorte di questo – conclude il Presidente Nazionale U.Di.Con. – i gestori prendano atto della sentenza e adesso pensino a rimborsare i cittadini”.

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