COMUNICATO STAMPA

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Roma, 21/07/2017 – “Il decreto è stato emesso senza che nessuno venisse informato di quanto stesse succedendo – ha detto il Presidente Nazionale U.Di.Con., Denis Nesci – in tutto questo, la scheda tecnica elaborata per indicare i costi dei servizi contiene degli evidenti errori. Quando si parla di sanità non si può pensare di ridurre qualitativamente un servizio che già nasconde delle lacune. L’assistenza sanitaria deve essere una priorità assoluta”.

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La consulta ha bocciato la legge della Calabria, in merito soprattutto alle prescrizioni contenute all’interno dell’art. 1, comma 1, lett. b) e lett. c) e nell’art. 3 della legge Regionale n. 11 del 20 aprile 2016, affermando che il Consiglio regionale non può legiferare su materie di competenza del Commissario ad acta. Sono state inoltre ritenuti incostituzionali gli incarichi troppo lunghi dei Commissari Asl.

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“Questo decreto non fa che rideterminare l’organizzazione dell’assistenza sanitaria al solo scopo di ridurre in maniera cospicua la tariffa da corrispondere – conclude il Presidente Nesci – riducendo il personale a disposizione senza nemmeno tenere conto del numero di posti letto autorizzato e accreditato. Per questi motivi chiediamo alla Regione Calabria, al Commissario ad acta e al Dirigente Generale del Dipartimento della Salute delle risposte immediate, sollecitando una soluzione al fine di non creare disagi a chi usufruisce delle R.S.A.”

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