I diritti dei consumatori europei per quanto riguarda il trasporto aereo e le telecomunicazioni potrebbero presto subire dei cambiamenti.
Nell’imminente incontro presso il Consiglio dell’Unione Europea, infatti si deciderà se tagliare circa il 70 % dei risarcimenti per i passeggeri aerei che hanno subito un disagio a causa di annullamento o ritardo di un volo; un altro punto su cui discutere sarà il roaming (viene utilizzato dagli operatori telefonici per permettere agli utenti di telefonia mobile di mettersi in contatto tra loro utilizzando anche una rete non di loro proprietà dietro una quota di pagamento all’altro operatore; ad esempio gli utenti che si trovano all’estero), secondo quanto si apprendere potranno essere effettuate soltanto 50 minuti di telefonate in entrata e in uscita all’estero in un anno, secondo le tariffe nazionali.
Così facendo il timore di una riduzione delle garanzie a favore dei consumatori diventerebbe realtà.
Pertanto sarà analizzata la proposta di regolamento che modifica le regole comunitarie sulle erogazioni e sull’assistenza dei passeggeri, con il rischio che avvenga una possibile abolizione dei pagamenti in caso di disservizi. Tale richiesta si fonda sul presupposto che le compagnie aeree temono di non riuscire a ricompensare gli utenti, anche se, per gli stessi pagamenti di compensazione, spendono soltanto 0,88 € a biglietto.
Se da una parte non avremo più diritto a risarcimenti, dall’altra saremo penalizzati anche sul piano delle telecomunicazioni. È previsto uno stop sulle tariffe roaming per il 2016: i consumatori in un anno potranno eseguire all’estero 50 minuti di chiamate in entrata e in uscita, 50 SMS e consumare 100 mb di dati. In questo modo il rischio per le compagnie telefoniche sarà quello di avere degli introiti minori rispetto alla norma.
Ovviamente si spera che a Bruxelles possa avvenire un punto d’incontro per migliorare la situazione odierna del consumatore.

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