Voto unanime ai seggi della Camera per la riforma della Class Action. Su 389 presenze, 388 sono stati i favorevoli e solo un astenuto. Tale provvedimento propone un titolo nel codice di procedura civile dedicato alle nuove class action, la cui novità consiste nel poter aderire anche dopo il pronunciamento del giudice. La class action si allontana sempre più dalla legge del consumo, attribuendo le questioni ai tribunali delle imprese. 
In tal modo non soltanto i consumatori saranno più tutelati, ma anche i cittadini potranno far valere i loro diritti. Un’altra novità riguarda il caso in cui si voglia rinunciare all’azione risarcitoria e quindi il consumatore potrà portare avanti la causa facendola propria oppure iniziarne una nuova con elementi aggiuntivi da unire ai fatti precedenti. 
Tramite questa riforma ci sarà una maggiore sicurezza anche a livello giudiziale, promettendo che ciò non penalizzerà le imprese e le società dei servizi, poiché la procedura deve essere prima convalidata dal giudice e in assenza di truffe, il lavoro sarà svolto nella norma. Un parere contrario a questa proposta invece sembra provenire da Confindustria, anche se tramite questa riforma non ci sarà il via libera ai contenziosi. 
La grande aspirazione sarà rendere la class action simile a quella in vigore negli Stati Uniti, ma la strada è ancora lunga e per il momento si arresta davanti alle decisioni del Senato.
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