Finora il tempo non ha di certo favorito le cosiddette “partenze intelligenti”, quelle che molti preferivano per evitare il caos di agosto quando, oltre a dover affrontare ore ed ore imbottigliati in chilometri di fila al casello si era costretti anche a dover partire presto la mattina per aggiudicarsi il posto in prima fila sul lido.

Quest’anno, purtroppo, molti italiani hanno rinunciato a questo tipo di vacanza che sicuramente aveva il vantaggio di essere molto più conveniente (un risparmio intorno al 50% rispetto al periodo di alta, se non altissima stagione) ma, il fatto più preoccupante arriva dai risultati di  una recente indagine, secondo cui il numero degli italiani in partenza per le ferie da agosto non avrà sicuramente le caratteristiche del grande esodo degli scorsi anni. Poco meno di otto milioni gli italiani che, a causa della crisi, hanno deciso di rinunciare alle vacanze optando anche per soluzioni più convenienti come una vacanza a km zero oppure un breve soggiorno; il mare si confermerebbe la destinazione privilegiata dal 49,3% anche se una delle più belle isole d’Italia, la Sardegna, negli ultimi anni è diventata  per i comuni mortali inaccessibile a causa del caro-traghetti che sta incidendo notevolmente sulle prenotazioni, rovinando per il secondo anno di seguito il turismo sardo.

La scelta della meta è diventato ormai un calcolo molto complesso, perché diverse voci incidono sulla preferenza: non bisogna contare soltanto i costi dell’alloggio, ma anche le spese dei trasporti aumentate del 20%, del carburante (nel caso si scelga di muoversi con l’automobile) e dei ristoranti.

Se il 55% dovrà quindi fare i conti con il “caro Italia”, l’11% dei connazionali che hanno scelto di prenotare in un Paese extra-Ue avranno a che fare con problemi ben più gravi, si pensi per esempio alle sommosse che nell’ultimo periodo stanno sconvolgendo l’Egitto, una delle mete più turistiche e quotate dagli italiani. La situazione politica attuale rischia di rovinare la vacanza a coloro che avevano acquistato mesi prima il pacchetto, magari sfruttando gli sconti  che vengono applicati prenotando con 90 giorni di anticipo. Da parte della Farnesina arrivano chiari messaggi di allarme volti a scoraggiare possibili escursioni fuori dai villaggi turistici, alla luce delle nuove mobilitazioni e manifestazioni di piazza, nonché degli atti di intimidazione e violenza da parte di tribù locali.

Si raccomanda pertanto massima attenzione, soprattutto nelle zone più a rischio come la Tunisia o l’Algeria in cui la situazione è molto calda e a tenersi continuamente aggiornati attraverso il sito viaggiare sicuri della Farnesina.

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