Un Paese irriconoscibile, che stenta a identificarsi nella Relazione
/nannuale dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza presentata ieri  al Governo e al Parlamento che immortala, in
/nun documento per certi versi duro e accusatorio, la scarsa rilevanza dell’Italia
/nai problemi legati ai bambini. Numeri che riassumono una situazione che se
/nsottovalutata (come è stato fino ad ora) potrebbe, da qui a qualche anno, diventare
/nuna vera e propria emergenza nazionale: 1.822.000 minorenni che vivono in una
/nsituazione di povertà, pari al 17,6% di tutti i bambini e gli adolescenti.

/n
/n

Queste cifre, purtroppo, sembrerebbero far parlare di un Paese non
/ncivilizzato, perché tale non può essere definita una nazione in cui il 7% dei
/nminorenni vive in condizioni di povertà assoluta, pari a 723.000 persone di
/nminore età; la quota è del 10,9% nel Mezzogiorno, a fronte del 4,7% nel Centro
/ne nel Nord del Paese. Ma, secondo i dati elaborati, ciò che più di altri aiuta
/nad individuare il fallimento delle politiche sinora adottate è quello relativo
/nal rischio di povertà ed esclusione sociale peri bambini e gli adolescenti che
/nvivono in famiglie con tre o più minorenni: esso è pari al 70% nel Mezzogiorno
/na fronte del 46,5% a livello nazionale; ciò significa che settanta su cento
/nminorenni che nascono in una famiglia numerosa del Mezzogiorno d’Italia
/nrischiano di essere poveri.

/n
/n

Non solo, il rapporto ha evidenziato anche delle abitudini non certo
/nsalutari ed estremamente dannose per la salute degli adolescenti: un bambino su
/ncinque consuma giornalmente frutta e verdura, ma ciò che preoccupa di più è che
/nci sia una quota consistente di fumatori (quasi 9%) ed ex-fumatori (3,5%) a cui
/nbisogna aggiungere anche il 5% dei giovani che ha un consumo di alcol rischioso
/nper la salute.

/n
/n

Insomma, un quadro pressoché catastrofico, un campanello d’allarme che
/ndovrebbe svegliare prima di tutto le Istituzioni che nell’ultimo anno non hanno
/ndi certo aiutato l’Autorità, la quale ha evidenziato i numerosi problemi che si
/nè trovata ad affrontare, causati dell’impossibilità di disporre delle risorse
/nfinanziarie previste dalla legge per l’assolvimento delle funzioni
/nistituzionali del Garante e per il funzionamento dell’Ufficio. Ciò ha causato
/nun notevole disagio nell’adempimento della missione istituzionale a favore
/ndell’infanzia e dell’adolescenza da parte dell’Autorità che in più, proprio per
/nessere un’istituzione inedita nel panorama nazionale, aveva anche la necessità
/ndi farsi conoscere dall’opinione pubblica in generale e dai propri beneficiari
/ndiretti e indiretti.

As Seen On
I commenti sono chiusi.