Dopo il passo indietro sui pignoramenti e pensioni sotto i 5 mila euro, Equitalia migliora i rapporti tra i contribuenti e l’istituto di riscossione. La novità della società stabilisce che basta una semplice richiesta scritta per rateizzare fino a 6 anni (72 rate) i debiti fino a 50.000 euro (prima erano 20.000). Uno strumento, quello delle rate utilizzato spesso dagli italiani, basta pensare che sono stati rateizzati già oltre 22 miliardi. La prima regione d’Italia a farne più uso è la Lombardia (con circa 4 miliardi). Dunque si può rateizzare fino a 50.000 euro; per tutti gli importi superiori, invece, è necessaria la presentazione di alcuni documenti aggiuntivi per dimostrare la situazione di temporanea difficoltà economica. Lo scopo principale di Equitalia è di trovare un modo per regolarizzare con più facilità la posizione del contribuente con il fisco, rendendo il pagamento a rate sempre più adatto alle persone. Il Gruppo può concedere, come anticipato prima, delle somme dovute fino ad un massimo di 6 anni (72 rate) e l’importo minimo di ogni rata può essere pari a 100 euro. In aggiunta alla semplice richiesta, si potrà anche specificare una preferenza sul piano di dilazione, ovvero a rate variabili e crescenti, più basse all’inizio per dare modo al contribuente di migliorare la propria situazione economica. Per di più chi ha ottenuto la rateazione non è più considerato un trasgressore e può richiedere il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) per partecipare alle gare di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi. Infine, Equitalia non può ne iscrivere ipoteca e ne attivare qualsiasi altra procedura cautelare ed esecutiva fino a quando il contribuente è in regola con i pagamenti. La rateazione, se i pagamenti in corso risultano essere peggiorati, può essere prorogata una sola volta fino a un massimo di 72 rate.
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