Non ha fatto neanche in tempo ad arrivare in Consiglio dei Ministri che il Decreto sulla sanità è già stato  ampiamente criticato, tanto da far sospettare la possibilità di uno slittamento della valutazione finale in sede ufficiale.   

La bozza di riforma elaborata dal Ministro della salute, On. Renato Balduzzi, la cui presentazione in CdM è prevista per domani 31 agosto, sembrerebbe infatti abbia incontrato le perplessità dei rappresentanti di alcuni dicasteri nel corso del pre-consiglio dei ministri, i quali hanno sollevato diversi dubbi di costituzionalità, di merito e copertura.

Il testo del decreto legge, suddiviso in quattro capitoli e composto di 27 articoli, intende intervenire su alcuni temi caldi della sanità italiana, quali ad esempio la razionalizzazione dell’attività assistenziale e sanitaria, la promozione di un corretto stile di vita dei cittadini, nonché farmaci e servizio farmaceutico.

Leggendo la bozza del provvedimento nel dettaglio, è interessante evidenziare che la stessa introduce norme di trasparenza per la nomina dei dirigenti delle aziende sanitarie da parte delle regioni, attraverso la pubblicazione di bandi, nomine e curricula degli aspiranti, i quali dovranno essere in possesso di un diploma di laurea, corredato da pregressa esperienza dirigenziale, e non avere un’età superiore a 65 anni alla data della nomina. Il testo prevede, inoltre, una tassa straordinaria sulle bibite e gli alcolici, la semplificazione delle procedure di registrazione dei medicinali omeopatici e l’obbligo della visita di un medico sportivo, con relativo certificato, per coloro i quali intendano praticare sport nel tempo libero. 

Ma non finisce qui. Il decreto intende colpire anche tabacco e giochi d’azzardo. Le nuove norme anti-fumo prevedono, infatti, l’introduzione di sanzioni fino a mille euro per i tabaccai sorpresi a vendere le sigarette ai minorenni, che diventano 2 mila euro e la sospensione della licenza per tre mesi se il fatto e’ commesso più di una volta. 

Per quanto riguarda il gioco d’azzardo, diversi sono gli elementi che meritano la nostra attenzione. Innanzitutto il testo introduce il riconoscimento della dipendenza del gioco d’azzardo come malattia, e quindi precisa la necessità di assistenza per la cura e riabilitazione delle persone che ne sono affette. Inoltre, alcune nuove proposte del provvedimento vieterebbero l’installazione di apparecchi idonei al gioco d’azzardo nel raggio di 500 metri da istituti scolastici, centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale, luoghi di culto. Oltre a ciò, il testo da il via ad una serie di attività con la partecipazione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni al fine di vagliare possibili soluzioni tecniche per bloccare l’accesso ai minorenni, per via telefonica o telematica, a giochi a pagamento e lotterie.

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Con riferimento
/nall’eventuale rafforzamento delle politiche a sostegno della ludopatia, l’Unione
/nper la Difesa dei Consumatori sta seguendo con molto interesse le attività e le
/ndecisioni del Ministero della salute, visto che, da anni, denuncia gli effetti
/nnocivi del gioco d’azzardo e la mancanza di un’appropriata regolamentazione in
/nmateria attraverso diverse iniziative. E’ per questo che, qualsiasi dovesse
/nessere il destino di questo provvedimento, ci auguriamo che, almeno per quanto
/nconcerne il gioco d’azzardo, in futuro l’intervento dello Stato sia più
/ndeterminato e sempre orientato alla protezione della salute dei cittadini. 

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