Dal 2013 i Paesi membri dell’Unione Europea dovranno conformarsi alle nuove direttive in materia di efficienza energetica dei condizionatori, secondo quanto stabilito dal regolamento Ue 206/ 2012. Prestazione minime di efficienza, rispetto dei livelli di rumorosità e corretta informazione ai consumatori, questi sono i tre punti chiave del nuovo Regolamento emanato dalla Commissione europea in base alla direttiva 2009/125/CE, con l’obiettivo di ridurre  il consumo di energia e il forte impatto che hanno a livello ambientale. 
Secondo lo studio preparatorio condotto dalla Commissione, sotto la lente ispettiva sarebbero finiti due principali aspetti ambientali: il consumo di energia nella fase di utilizzo e il livello di potenza sonora, individuando inoltre nella possibile perdita di refrigerante un’importante caratteristica ambientale sotto forma di emissioni dirette di gas serra, che rappresenta in media il 10-20 % delle emissioni combinate dirette e indirette di gas serra.
Per quanto riguarda il primo punto, vale la pena soffermarsi su un aspetto che a volte tende ad essere ignorato, ossia il consumo di energia anche per le modalità spento o attesa incide comunque sul consumo complessivo e quindi non dovrà superare 1 Watt.
Infine sono state ampliate le informazioni che dovranno essere allegate al prodotto e diffuse sui siti internet delle aziende, specificando i dati relativi alla capacità di raffreddamento e riscaldamento e sull’efficienza energetica del dispositivo, calcolata sulla base del consumo annuo di energia elettrica a fini di riscaldamento e/o raffreddamento. Gli acquirenti, inoltre, dovranno conoscere con chiarezza il valore di potenza assorbita per riscaldamento e raffreddamento, nonché i consumi in modalità “spento” e “attesa”, il livello di rumorosità e il cosiddetto “Potenziale di riscaldamento globale”. Le informazioni al consumatore dovranno essere molto più dettagliate anche per quanto riguarda i ventilatori. 
In assenza dell’adozione di misure specifiche, si prevede che nel 2020 il consumo annuo di energia elettrica raggiunga i 74 TWh, con serie ripercussioni su bolletta e ambiente.
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