L’Unione Europea ha rielaborato norme in materia d’igiene degli alimenti, sui rischi di contaminazione, sulle etichettature e sui prodotti che devono essere seguiti in tutte le fasi di produzione e distribuzione sia tra i paesi  europei sia con i paesi extra Ue dopo i numerosi casi di contraffazioni, truffe e decessi.
Nel provvedimento vengono rivalutate e aggiornate le etichette dei prodotti alimentari con l’obbligo di riportare l’indicazione del luogo di origine o di provenienza e l’omissione di tali informazioni costituirà pratica commerciale ingannevole.
Altro punto è la tracciabilità infatti, il luogo di origine o di provenienza delle materie prime sono utili per non indurre in errore il consumatore. 
Un importante passo avanti è l’introduzione dell’indicazione di provenienza delle carni fresche e congelate delle specie ovina, suina,caprina, pollame vendute tal quali, per quella bovina era già previsto.
I prodotti alimentari preconfezionati  dovranno riportare in un unico campo visivo sul retro dell’etichetta una tabella nutrizionale con i valori di energia, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale. La carne, le preparazioni a base di essa e i prodotti ittici non lavorati, dovranno indicare la data della prima surgelazione o del congelamento precisando giorno, mese e anno.
Se l’alimento è stato congelato o surgelato prima della vendita e viene venduto scongelato, la denominazione di vendita deve essere accompagnata dalla scritta “scongelato”.
Gli alimenti che somigliano ad altri, ma che contengono però diversi ingredienti dovranno essere identificabili, indicando la sostituzione del componente sulla confezione. La carne costituita da parti di essa ma combinata deve essere etichettata come “carne ricomposta” così vale per il pesce.
Se nell’etichetta viene indicata l’origine del prodotto ma gli ingredienti provengono da una zona geografica differente nelle diciture bisogna annoverare anche questa peculiarità.
La nuova prassi assicurerà altresì che i consumatori non saranno sviati dalla presentazione degli imballaggi alimentari e dalla presentazione grafica.
Per quanto riguarda le scadenze degli alimenti, verranno adottare regole più precise sulle modalità da utilizzare per indicare il termine minimo di conservazione. 
Per le norme nazionali queste potranno riguardare la protezione della salute pubblica, protezione dei consumatori, prevenzione della frode, protezione dei diritti di proprietà industriali, dell’indicazione della provenienza, delle designazioni d’origine già registrate (diverse da Dop, Igp e Stg); prevenzione della concorrenza sleale. 
Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea nel 2012, gli operatori avranno tre anni di tempo per uniformarsi alle nuove regole.
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