In seguito all’autodenuncia fatta dalla multinazionale Henkel, riguardo alla creazione di un cartello con altre aziende appartenenti al settore della cosmesi, l’Antitrust ha dato il via a un indagine che si è conclusa con la condanna a pagare una salata multa inflitta a 16 tra le più importanti e grandi del settore. L’intesa durata almeno dal 2000 al 2007 è stata messa in atto da aziende che insieme detengono, per ciascuna categoria merceologica ricompresa nel settore della cura personale, una quota aggregata oscillante tra il 58% e il 92% delle vendite in valore.
Queste 16 aziende di produzione di cosmetici, tra le quali tutte le principali del settore, hanno posto in essere un’intesa unica, complessa e continuata nel tempo, finalizzata al coordinamento degli aumenti dei prezzi di listino comunicati annualmente agli operatori della Grande Distribuzione Organizzata. All’intesa ha partecipato anche l’Associazione Italiana dell’Industria di Marca – Centromarca – che, assicurando costantemente un’organizzazione di supporto, logistica e informativa ai produttori di cosmetici, ha facilitato significativamente il coordinamento delle strategie commerciali tra questi.
La sanzione complessiva inflitta alle multinazionali della cosmesi è stata di 81 milioni, grazie all’autodenunciala Henkel è stata esentata da pagamento della multa, mentre Colgate-Palmolive e Procter&Gamble, hanno chiesto e ottenuto l’ammissione al programma di clemenza, ottenendo così una riduzione della multa pari rispettivamente al 50% e al 40%
Tra le aziende multate figurano: Unilever Italia Holdings, Colgate-Palmolive, Procter&Gamble, Reckitt-Benckiser Holdings (Italia), Sara Lee Household & Body Care Italy, L’Oreal Italia, Società Italo Britannica L.Manetti-H.Roberts & Co, Beiersdorf, Johnson & Johnson, Mirato, Paglieri Profumi, Ludovico Martelli, Weruska&Joel, Glaxosmithkline Consumer Healthcare, Sunstar Suisse e all’Associazione Italiana dell’Industria di Marca – Centromarca.

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