Buone notizie per i consumatori dal fronte della telefonia fissa: l’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha approvato una delibera per abbreviare i tempi di migrazione da un operatore all’altro.
Il provvedimento, oltre a venire incontro alle esigenze dei clienti, sana uno squilibrio di trattamento tra le aziende di telefonia. Fino ad oggi, infatti, bastavano 8 giorni per abbandonare Telecom ma molti di più per dire addio ad un operatore concorrente.
L’Agcom ha fissato un calendario a due tappe: dal 1° novembre, i giorni necessari a cambiare operatore dovranno passare da 20 a 10; dal 1° marzo 2010 i giorni di attesa dovranno scendere a 5. Sempre da marzo i consumatori riceveranno anche un numero pin personale: servirà a gestire personalmente la procedura di migrazione senza il rischio che l’operatore si muova senza il consenso del cliente.
Il pin va ad aggiungersi al codice di migrazione, il fatidico numero che consente al cliente di lasciare una compagnia per un’altra. Critiche anche le compagnie di telefonia concorrenti di Telecom, favorite finora da tempi di migrazione più lunghi rispetto all’ex monopolista. Secondo Wind e Fastweb, l’asimmetria era un giusto compenso per la posizione ancora dominante di Telecom nel settore delle telecomunicazioni.
Dilatare i tempi, infatti, può essere molto conveniente per un operatore. Tenendosi stretto il cliente il più a lungo possibile le compagnie telefoniche praticano la cosiddetta “retention”: una controfferta a condizioni più vantaggiose rispetto al contratto precedente. La retention, anche se scorretta, è stata a lungo uno strumento utile ai consumatori per ottenere sconti altrimenti impossibili da ottenere.

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