Nel momento in cui un cliente decida di cambiare operatore telefonico, è necessario che si procuri il codice di migrazione, cioè una “carta d’identità” contenente tutti i dati richiesti, dalla sigla del gestore che si sta abbandonando al proprio numero di telefono, alla tipologia di servizi attivi. La difficoltà nel reperire questo codice sta nel fatto che deve esser fornito dal gestore che si sta abbandonando, e la cosa spesso diventa molto difficile, poiché chiaramente il gestore che viene “scaricato” non ha interesse a perdere un cliente e cerca di ritardare il più possibile questo tipo di operazione sperando di farlo tornare sui propri passi.
Il problema ha suscitato in passato parecchi screzi far le diverse compagnie telefoniche, screzi che molte volte hanno invaso il territorio delle pratiche commerciali scorrette e che hanno generato anche passaggi “inventati” di clienti da un operatore ad un altro. Per mettere un freno a questa situazione delicata, che diventa sempre più ingestibile, pare che l’Autorità Garante per le comunicazioni stia disponendo una nuova regola al riguardo: obbligare gli operatori telefonici a pubblicare in bolletta il codice di migrazione, e inoltre far sì che a questo codice venga abbinato un pin segreto, per evitare che non si verifichino casi di passaggi da un operatore all’altro non richiesti dai clienti. L’Agcom spera in tal modo di arginare i fenomeni di concorrenza selvaggia che travalicano di gran lunga i limiti imposti dalle regole.

                                                      UFFICIO LEGALE UDICON

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