La razionalizzazione dei consumi e il risparmio energetico sono approdate a scuola non solo sul piano dell’edilizia, ma anche su quello fondamentale della didattica. Pertanto, risultano coinvolte nella sfera della responsabilità dell’efficienza sia le strutture pubbliche che gli studenti.
Questi ultimi sono stati resi protagonisti di importanti progetti, come l’iniziativa “Scuole per Kyoto”, che li ha sollecitati ad avanzare la proposta di un intervento tecnico-economico sul risparmio energetico a scuola, da realizzare con il contributo di Enti e istituzioni pubbliche quali Comune, Provincia, Regione e Ministero dell’Ambiente.
Legambiente, Enel e Vodafone, riciclando cellulari non più in uso, stanno promuovendo la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare sul tetto di scuole a Palermo, Agrigento, Grosseto, La Spezia, Comacchio e Pesaro.
Il Ministero dell’Ambiente ha stanziato un finanziamento di circa 2 milioni di euro per l’attuazione del progetto nazionale “Il sole a scuola”, al quale hanno aderito la Sicilia, la Calabria, la Puglia, l’Abruzzo, l’Umbria, il Piemonte, la Lombardia, la Toscana, il Veneto e il Lazio (che ha condotto un’azione di formazione dei docenti e di sensibilizzazione degli allievi sulle tematiche ambientali, in modo da intervenire per rendere autosufficienti gli edifici affinché possano produrre e vendere energia).
La corsa al solare e ai pannelli fotovoltaici consente un forte risparmio energetico, economico, e soprattutto di importante impatto ambientale. La bio-edilizia rappresenta il nuovo principio mediante il quale ripensare l’architettura e l’ingegneria scolastica nella sua interezza. Queste forme di tecnologie innovatrici hanno convertito le scuole del mondo all’efficienza energetica. Basti pensare agli Stati Uniti, alla Germania (leader in Europa nel settore), all’Inghilterra (con il “New Deal for Schools”), ma anche alla Polonia e alla Francia.
La progettazione e la costruzione di scuole con criteri eco-sostenibili è un segnale di cambiamento che si riflette anche sullo stile di vita. Il valore educativo dell’iniziativa riveste un ruolo peculiare nella formazione delle future generazioni.

                                                          Dott.ssa Maria Antonia Naso

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