Tornano sul banco degli ortolani e dei fruttivendoli tutti quei prodotti di forma e dimensione strana, la cui vendita era stata vietata dall’Unione europea. Oggi, infatti, gli Stati membri della Ue hanno approvato la proposta della Commissione di abolire le norme di vendita sulla dimensione, il peso e la qualità di origine di 26 prodotti ortofrutticoli sui 36 esistenti.
Questo l’elenco dei 26 prodotti che potranno essere venduti liberamente: albicocche, carciofi, asparagi, melanzane, avocado, fagioli, cavoli di Bruxelles, carote, cavolfiori, ciliegie, zucchine, cetrioli, funghi coltivati, aglio, nocciole in guscio, cavoli cappucci, porri, meloni, cipolle, piselli, prugne, sedani da coste, spinaci, noci in guscio, cocomeri e cicoria witloof.
I restanti 10 prodotti, che rappresentano il 75% del valore degli scambi nell’Ue sono: mele, agrumi, kiwi, lattughe, pesche e pesche noci, pere, fragole, peperoni dolci, uve da tavola e pomodori. Per questi restano gli standard di commercializzazione in vigore, anche se gli Stati membri potranno autorizzarne la vendita purché gli alimenti siano etichettati in questo modo: “prodotto destinato alla trasformazione” o con una dicitura equivalente.
L’iniziativa della Commissione ha come fine quello di semplificare e razionalizzare la normativa comunitaria, snellendola dalle inutili formalità burocratiche. Tale decisione ora verrà adottata ufficialmente ed entrerà in vigore dal 1° luglio 2009.
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