Roma, 23/08/2019 – “Ci rammarica che un così ampio numero di smartphone in commercio abbia fallito i test condotti dal Chicago Tribune, che ha misurato l’emissione di radiazioni da radiofrequenza in dispositivi molto diffusi anche al di qua dell’oceano, come iPhone 7 e Galaxy S8 – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – e ci piacerebbe che venga fatta chiarezza su questa discrepanza tra i valori dichiarati e quelli rilevati sul campo dai giornalisti. Ne va della salute dei consumatori”.

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I test in questione sono stati effettuati dal quotidiano statunitense Chicago Tribune, che in un laboratorio ha misurato il SAR (Specific Absorption Rate – tasso di assorbimento specifico) di alcuni modelli di smartphone tra i più comuni. I risultati evidenziano come, in condizioni di poco segnale, simulando i test interni di Apple, l’iPhone 7 ecceda di molto il limite dichiarato dalla compagnia di Cupertino e quello massimo consentito dagli USA (fissato a 1,6 W/Kg e inferiore allo standard europeo di 2 W/Kg). Esiti simili sono stati osservati anche sui Galaxy S8 e S9 e alcuni modelli Motorola.

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“Abbiamo provveduto a segnalare l’accaduto all’Antitrust e al Ministero della Salute – continua Nesci – chiedendo di effettuare ulteriori indagini ed, eventualmente, riconsiderare il processo di approvazione dei dispositivi, per far sì che sia tutelata la salute dei possessori di questi device.  Nel frattempo, pur evitando allarmismi inutili, invitiamo i consumatori ad evitare di tenere il telefono a contatto col proprio corpo, trasportandolo in zaini o borse, e soprattutto – conclude Nesci – a preferire l’auricolare o il vivavoce durante una chiamata ed in situazioni di scarso segnale, onde evitare l’eccessivo assorbimento di radiazioni”.

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