Roma. 01/09/2016 – “Evidentemente non ha sortito alcun effetto la maxi sanzione inflitta a Vodafone Italia solo pochi mesi fa dall’Antitrust, l’azienda infatti persevera nella medesima pratica scorretta attivando un servizio mai richiesto e addebitando anche il costo dell’attivazione – afferma il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con., Denis Nesci – abbiamo provveduto a segnalare all’Autorità tale comportamento, per mettere fine a questa politica adottata dall’azienda che obbliga i clienti ad entrare in un mondo “esclusivo” di cui ignorano l’esistenza”.

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Va avanti da più di un anno, con alcune varianti sulle modalità di comunicazione, il trucchetto messo in atto da Vodafone che continua ad applicare ai propri clienti il piano tariffario “Vodafone Exclusive”; a differenza dello scorso anno i clienti si accorgono della nuova attivazione con l’arrivo di un sms che a titolo informativo annuncia:“Ti ricordiamo che hai attivo sulla tua SIM un piano della linea Vodafone Exclusive. Per tutte le informazioni, per gestirlo e per la disattivazione vai su voda.it/servizi o chiama il 42595”. 

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Tale messaggio è però evidentemente incompleto in quanto non reca i costi e le caratteristiche del servizio, ma soprattutto induce in errore il consumatore meno attento con la dicitura “Ti ricordiamo” quasi fosse un servizio in precedenza proposto ed accettato. Come se ciò non bastasse, appena l’utente si accorge della variazione, riscontra l’immediato addebito per il mese relativo € 1,90 sul conto, ciò significa che dovrà non solo contattare l’azienda per  disdire il piano, ma dovrà formalmente richiederne il rimborso che non è automatico al momento della disattivazione del servizio, efficace solo dal mese successivo.

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Invitiamo tutti i consumatori a verificare il proprio piano tariffario e, qualora avessero ricevuto il messaggio di attivazione, di recarsi presso i nostri uffici per richiedere il rimborso delle somme addebitate – continua Nesci – pare inoltre assurdo che, nonostante la multa già comminata, si possa continuare ancora con tale pratica, bisogna assolutamente mettere un freno e intervenire con un provvedimento esemplare”.  

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