Al via il progetto che punta a snellire le formalità da adempiere per chi vuole costruire una casa senza restare impantanato nei meandri della burocrazia.
Il rilancio del settore edilizio poggia su alcuni punti ben precisi: innanzitutto i numeri relativi all’ampliamento della volumetria, che vanno dal 20% per le villette mono e bifamiliari e anche per le palazzine di mille metri cubi ( circa 300 metri quadri ), al 35% in caso di bio-edilizia, per chi cioè decide di abbattere e ricostruire seguendo progetti di risparmio energetico o idrico.
Un altro importantissimo aspetto è l’abbattimento dei limiti imposti dalla lentezza della burocrazia riguardo l’apertura di un cantiere, perché adesso sarà sufficiente comunicare all’amministrazione l’avvio dei lavori, senza chiedere necessariamente il permesso e dover quindi poi aspettare una risposta. La Dia- dichiarazione di inizio attività- sarà quindi sufficiente, anche perché la diffusione dell’abusivismo e la costruzione di edifici pericolosi non hanno trovato grandi ostacoli nei lunghi percorsi fatti di autorizzazioni e permessi.
I governatori intanto hanno chiesto che una parte delle entrate fiscali sia appannaggio dell’edilizia popolare.
Ferdinando Morabito
06/04/2009