Roma, 06 dicembre 2016 – “Abbiamo espressamente richiesto all’ARPACAL una relazione dettagliata sui forti odori di idrocarburi nei pressi della Stazione di servizio di Pizzo, – afferma il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con., Denis Nesci – attendiamo di conoscere l’esito dei controlli già effettuati sull’area, siamo seriamente preoccupati prima di tutto della salute dei residenti ma anche sulle possibili ripercussioni che tali sostanze inquinanti potrebbero avere sull’agricoltura e sul turismo”.

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È allerta ambientale nella zona del vibonese, nei  pressi della Stazione di Servizio Eni di Pizzo, una delle vere e proprie punte di diamante del turismo calabrese, rinomata soprattutto per le acque cristalline.

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Secondo alcune segnalazioni giunte dai cittadini allarmati, si tratterebbe di uno sversamento nel sottosuolo di sostanze inquinanti, su cui sono stati già effettuati i dovuti controlli nei giorni scorsi da parte del dipartimento ARPACAL di Vibo Valentia, in collaborazione con la Capitaneria di Porto.

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Se tale ipotesi dovesse essere confermata, sarebbero devastanti i danni per il territorio e la comunità locale, pertanto non può essere sottovalutata tale problematica che richiede massima chiarezza e interventi urgenti.

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L’Unione per la difesa dei consumatori, che ha inoltrato una lettera alla Regione Calabria, all’ARPACAL, alla Capitaneria di Porto e al Comune di Pizzo resta in attesa del fascicolo con i risultati per valutare le azioni da intraprendere al fine di tutelare la salute dei cittadini.

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