Gli scandali alimentari più eclatanti sono stati due: uno riguarda insaccati adulterati e l’altro un deposito di grano completamente privo di norme igieniche. In seguito ai controlli effettuati dai Nas del nucleo di Brescia presso gli stabilimenti dell’azienda “Salumi Val Baganza Srl”, che ha sede legale a Parma, tra il 20 e il 21 ottobre 2008, sono stati sequestrati 32.500 kg di insaccati vari, prosciutti crudi molti dei quali riportavano il marchio Parma, culatelli, salami, pancette, speck, e sono stati avviati alla distruzione circa 20 tonnellate di insaccati.
Negli stabilimenti controllati è stata rilevata una consistente attività di raccolta di insaccati di varia natura in cattivo stato di conservazione, molti dei quali addirittura scaduti dal 2003, provenienti da aziende nazionali. Questi prodotti, palesemente non sicuri per il consumatore, venivano ripuliti dalle parti avariate o invase dai parassiti e venivano riconfezionati come prodotti apparentemente sani.
Per quanto riguarda lo scandalo del grano, i Nas di Bologna, il 20 ottobre, hanno sequestrato nella zona di Ravenna 600 tonnellate di grano tenero e un deposito di cereali gestito in maniera abusiva e privo di requisiti igienico-sanitari. In particolare i cereali sequestrati venivano conservati in un ambiente con finestre prive di vetri e di reti metalliche antintrusione di insetti e uccelli, e sono stati trovati mischiati a corpi estranei, come cicche di sigarette, calcinacci ed escrementi dei volatili. Inoltre il deposito era adibito anche a ricovero di autocarri e mezzi meccanici, con pezzi di intonaco che si staccavano dalle pareti e finivano sul prodotto alimentare. 
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