Caldo africano e afa, e siamo ancora a giugno. Ebbene sì, l’Italia è alle prese già con la seconda ondata di calore dell’estate 2025: le temperature saliranno da Nord e Sud con picchi di anche 40°. Con questo clima bollente e difficile da tollerare anche a casa, i climatizzatori possono rappresentare un grande sollievo. Bisogna però prestare attenzione: se non vengono usati nel modo giusto, si rischia di ritrovarsi con consumi esagerati e bollette alle stelle. Per questo motivo, l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile) ha stilato un vademecum di 10 punti, aggiornato al 6 giugno 2025, per un uso responsabile, efficiente e sostenibile di questi impianti.

10 consigli ENEA per usare bene il climatizzatore

  1. Manutenzione regolare: il climatizzatore richiede pulizia e manutenzione per funzionare correttamente, tenendo sempre sotto controllo i tubi del circuito refrigerante che sarebbe utile isolare termicamente. I consumi di energia elettrica di una macchina che lavora sotto sforzo per mancanza di manutenzione arrivano fino al 30% in più rispetto ai parametri di fabbrica.
  2. Tecnologia e classe energetica: la scelta del climatizzatore è importante per diminuire i consumi e ridurre i costi in bolletta. Indipendentemente dalla tecnologia scelta, per minori consumi ed emissioni di CO2 sono da preferire i modelli in classe energetica superiore alla A. Ad esempio, un modello in classe A+++ consumerà fino al 40% in meno di elettricità rispetto a uno di classe B.
  3. Incentivi: per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2025, il “bonus condizionatore” permette di beneficiare di una detrazione fiscale fino al 50%.
  4. Attenzione alla posizione: in fase di installazione è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende, infatti, a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende perchè l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.
  5. Chiudi le persiane durante le ore più calde: chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o schermare con tende i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori. È consigliabile invece aprire le finestre nelle ore più fresche della notte, se il climatizzatore non è in funzione.
  6. Temperatura: d’estate, la temperatura interna non dovrebbe scendere sotto i 26°C. Spesso, però, basta una temperatura di 2-3 gradi inferiore a quella esterna per stare bene. La deumidificazione è fondamentale: riducendo l’umidità, si percepisce meno caldo.
  7. Un climatizzatore per stanza: è inutile installare un climatizzatore più potente in corridoio sperando che raffreschi l’intera abitazione: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà l’unico ambiente ad essere raffrescato.
  8. Apporti termici delle apparecchiature: nelle ore più calde è consigliabile limitare l’utilizzo di apparecchiature che contribuiscono ad aumentare la temperatura interna dell’abitazione (computer, televisori, elettrodomestici, luci).
  9. Programmi di raffreddamento: è opportuno impostare il termostato a una temperatura confortevole, impostando programmi di raffreddamento che ottimizzino il consumo energetico di notte o quando non si è in casa.
  10. Diagnosi energetica: una diagnosi energetica dell’edifico effettuata da un tecnico è il primo passo per valutare lo stato di isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza della climatizzazione. Il check-up suggerirà gli interventi da effettuare, valutandone il rapporto costi-benefici.

 

Fonte: ENEA; MASE.

Foto: Pixabay

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