Intervista ad Andrea Onori, Presidente Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica)
Ci vuole parlare del nuovo Codice della Strada?
Il nuovo Codice della Strada, come delineato dal Disegno di Legge sulla sicurezza stradale, rappresenta un’importante evoluzione normativa volta a rafforzare la sicurezza stradale e a promuovere una mobilità più sostenibile e consapevole. Si introducono misure che puntano a combattere le principali cause di incidenti, come la guida in stato di ebbrezza, l’eccesso di velocità e l’uso improprio del cellulare, oltre a incoraggiare l’educazione stradale e la digitalizzazione dei processi amministrativi. Questo aggiornamento risponde all’esigenza di adeguarsi ai cambiamenti sociali e tecnologici.
Quali sono secondo il suo parere i punti fondamentali del nuovo Codice?
I punti salienti sono:
Guida sotto effetto di alcol o droghe: introduzione obbligatoria di dispositivi alcolock per i recidivi e inasprimento delle sanzioni, con sospensioni prolungate della patente e obbligo di revisione.
Nuove norme per i neopatentati: estensione del limite di potenza per i veicoli guidabili dai neopatentati nei primi tre anni dal conseguimento della patente (oggi previsto per un solo anno), con restrizioni specifiche anche per i veicoli elettrici e ibridi. Ai neopatentati che conseguono l’abilitazione alla guida a partire da 15 giorni successivi all’entrata in vigore del Disegno di Legge, non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t. Nel caso di veicoli appartenenti alla categoria M1 (autovetture), compresi i veicoli elettrici e ibridi plug-in, si applica un ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW.
Formazione ed educazione stradale: attribuzione di crediti di patente per chi partecipa a corsi extracurricolari di educazione stradale nelle scuole superiori e nelle autoscuole.
Sospensione della patente in base ai punti: introduzione della sospensione breve per infrazioni gravi come ad esempio per divieto di sorpasso, mancato uso delle cinture di sicurezza, circolazione in senso vietato o contromano… proporzionata al punteggio residuo. La sospensione breve della patente è una nuova misura introdotta dal Disegno di Legge, applicabile nei casi di infrazioni gravi da parte di conducenti con un punteggio sulla patente inferiore a 20 punti. La durata varia in base al punteggio residuo: 7 giorni per chi possiede tra 10 e 20 punti; 15 giorni per chi ha meno di 10 punti. La sospensione è raddoppiata in caso di incidente stradale. Questa misura punta a incentivare comportamenti più responsabili, agendo come deterrente per le violazioni più pericolose.
Mobilità sostenibile e micromobilità: la regolamentazione stringente dei monopattini elettrici e l’introduzione di norme specifiche per la micromobilità mirano a garantire una circolazione sicura per tutti gli utenti della strada. La mobilità sostenibile e la micromobilità rappresentano elementi centrali del nuovo Codice della Strada e del Disegno di Legge, con l’obiettivo di promuovere modalità di spostamento più rispettose dell’ambiente e della sicurezza. Ecco i principali aspetti:
Regole per i monopattini elettrici: i monopattini dovranno rispettare limiti di velocità più stringenti e saranno soggetti a obblighi di dotazione, tra cui indicatori di direzione, luci di posizione e un contrassegno che identifichi i dati anagrafici del proprietario.
Obbligo di casco: sarà obbligatorio per tutti i conducenti, indipendentemente dall’età.
Assicurazione: i monopattini dovranno essere assicurati, così come previsto per altri veicoli.
Inoltre, sono introdotte nuove norme per migliorare la sicurezza dei ciclisti: i veicoli a motore dovranno effettuare il sorpasso con un distanziamento laterale adeguato, tenendo conto della velocità rispettiva e dell’ingombro del veicolo. Quando possibile, deve essere mantenuta una distanza di sicurezza minima di 1,5 metri, per proteggere i ciclisti dalla loro ridotta stabilità.
Questi interventi rappresentano un passo importante per promuovere una mobilità moderna, sicura e sostenibile, in linea con gli obiettivi di tutela ambientale e sicurezza stradale.
Pensa che ci siano alcuni punti su cui bisognerebbe mettere un focus maggiore?
Certamente, ci sono aree che richiedono ulteriori attenzioni:
Educazione stradale obbligatoria e continua: è fondamentale riconoscere l’importanza di una formazione obbligatoria e strutturata per i conducenti, che permetta loro di acquisire maggiore consapevolezza della strada e dei rischi nascosti. Non basta essere informati, è essenziale sviluppare una profonda consapevolezza e responsabilità. Sarebbe utile implementare corsi obbligatori periodici anche per i conducenti già patentati, per mantenere alta l’attenzione verso le regole e adattarsi a normative e tecnologie in evoluzione.
Applicazione delle regole: è cruciale garantire controlli costanti che non siano percepiti come esclusivamente repressivi, ma come strumenti preventivi ed educativi. Inoltre, l’applicazione effettiva delle nuove normative, come l’uso dei dispositivi alcolock e la sospensione della patente per infrazioni gravi, è essenziale per assicurare che i cambiamenti legislativi producano risultati concreti.
Sviluppo infrastrutturale: investire in infrastrutture moderne e sicure è imprescindibile. Piste ciclabili protette, corsie dedicate per i mezzi leggeri, aree di sosta per veicoli commerciali e una segnaletica aggiornata e adeguata alle reali necessità degli utenti della strada sono elementi chiave per supportare una mobilità evoluta e inclusiva.
Un approccio “Safe System”: questo modello, che punta a eliminare decessi e lesioni gravi negli incidenti stradali, è fondamentale. Non si può eliminare completamente l’errore umano, ma è necessario creare un sistema che riduca al minimo le conseguenze degli errori. Ciò può essere ottenuto attraverso un miglioramento della progettazione dei veicoli per garantire una maggiore sicurezza; sviluppo di infrastrutture stradali avanzate e inclusive; controllo delle velocità, adeguandole al contesto urbano o extraurbano; utilizzo di nuove tecnologie e dati per ottimizzare la sicurezza in tempo reale.
Questi interventi, combinati con una formazione continua e una sensibilizzazione generale, possono portare a una mobilità più sicura, sostenibile e consapevole, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo Vision Zero, dove ogni vita è considerata inestimabile e nessun incidente mortale è accettabile.
Quali sono le differenze sostanziali col vecchio Codice della Strada?
Le differenze principali includono:
Sanzioni più severe: incremento delle multe e delle pene accessorie, come la sospensione della patente e il divieto di conseguirla per periodi prolungati.
Tecnologie obbligatorie: introduzione di dispositivi innovativi, come gli alcolock e i rilevatori automatici di velocità e infrazioni.
Focus sui giovani conducenti: norme più stringenti per i neopatentati, con un obiettivo di educazione e prevenzione.
Digitalizzazione e modernizzazione: snellimento delle procedure amministrative e utilizzo di strumenti tecnologici per il monitoraggio e l’accertamento delle infrazioni.
Pensa che questi cambiamenti potranno condurre a una guida più consapevole?
Senza dubbio rappresentano un importante passo avanti nel supportare i conducenti nel rispetto delle regole. Tuttavia, è fondamentale ampliare l’attenzione sulla formazione dei futuri conducenti, che è imprescindibile per sviluppare la capacità di riconoscere ed evitare i pericoli della strada, adottando comportamenti più virtuosi e consapevoli.
Il nuovo Codice della Strada adotta un approccio integrato, combinando prevenzione e rigore sanzionatorio per promuovere una cultura della guida più responsabile. Strumenti come i dispositivi obbligatori, ad esempio gli alcolock, e i crediti per i corsi di educazione stradale nelle scuole sono prime misure strategiche per formare una generazione di conducenti più attenta e rispettosa delle norme.
Questi interventi si inseriscono nell’ambizioso obiettivo di Vision Zero, che punta a ridurre drasticamente gli incidenti stradali attraverso la tecnologia, una gestione più sicura della mobilità ma in particolare l’educazione stradale. La formazione costante, unita a queste nuove disposizioni, sarà cruciale per raggiungere questo traguardo.