L’estate 2023 sarà il periodo del pienone per molte strutture ricettive, con i prezzi che schizzeranno alle stelle.

In Italia si prevedono 68 milioni di turisti, con un incremento del 4,3% rispetto all’estate 2022, e 267 milioni di pernottamenti, con un incremento del 3,2% rispetto all’estate 2022. Inoltre si stima che gli aumenti medi per case vacanze e camere andranno dal 18% al 28%.

Con questa grossa affluenza di turisti, ne trarrà vantaggio anche il bilancio pubblico, perché la tassa di soggiorno porterà alle casse dello Stato una somma stimata intorno ai 678 milioni, con un aumento del 9,5% rispetto al 2022.

Si evidenziano delle differenze anche tra vacanze al mare e vacanze in montagna.

Per esempio una camera doppia in una località di mare in alta stagione costerà in media 252 euro a notte, contro i 196 euro del 2022 e 157 euro del 2021, con degli aumenti medi che vanno dal 10% al 15%. Mentre in montagna la situazione è leggermente migliore, con una camera che andrà a costare 210 euro a notte, con gli aumenti che saranno in media dell’8%.

Gli aumenti maggiori ci saranno nelle città d’arte con valori che andranno dal 25% al 40%, ma sempre in linea con le altre città turistiche europee e mondiali.

L’unica città che avrà dei rincari superiori è Venezia, che avrà un aumento del 20-30% rispetto alle altre città, dovuto dal costo dei trasporti, e quindi legato ai carburanti e all’energia.

 

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