Roma 1/7/2022 – “È dall’inizio degli aumenti di gas e luce che chiediamo delle soluzioni strutturali in grado di contrastare realmente il caro bollette e risanare l’intera filiera energetica. Mesi in cui sosteniamo che sia inutile intervenire solo a valle con provvedimenti tampone e che sia nell’interesse generale ragionare in ottica di stoccaggi, diversificazione delle fonti e lotta alla speculazione.
Siamo stati tra i primi, infatti, a portare avanti la combinazione tra provvedimenti transitori e duraturi e sostenere l’ipotesi del price cap del gas e il prelievo sugli extraprofitti – così in una nota il Presidente nazionale di Udicon, Denis Nesci.

“Con il nuovo decreto anti-rincari approvato ieri, il Governo ha deciso di reiterare anche per il terzo trimestre il calmieramento degli oneri per le bollette di luce e gas. Apprendiamo anche dello stanziamento di 4 miliardi per lo stoccaggio del gas. Non contestiamo la misura in sé, ma registriamo una certa miopia da parte dell’esecutivo Draghi in tutti questi mesi. L’ennesima proroga delle agevolazioni va bene ed è sacrosanta per i consumatori perché evita loro una stangata estiva letale, ma quello sugli stoccaggi è un provvedimento tardivo che andava preso all’inizio della spirale di aumenti. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che le misure “a valle” comunicate dall’Arera, sono costate, in questi mesi, oltre 30 miliardi di euro, 8 volte in più rispetto allo stanziamento di risorse per gli stoccaggi e gli investimenti. Un pezzo importante dimenticato da un Governo che avrebbe dovuto guardare oltre la scadenza della legislatura. Una sproporzione tra investimenti strutturali e misure transitorie evidente che inciderà sul peso totale delle finanze stanziate dall’esecutivo e che non basterà a fronteggiare gli aumenti tariffari in corso, che costeranno a famiglia oltre 700 euro– conclude Nesci.

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