Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, ha pubblicato una indagine sull’impatto del Covid sull’occupazione giovanile europea.
Secondo questo studio, in termini di occupazione, i giovani sono stati maggiormente colpiti dalla pandemia rispetto agli anziani. Il tasso di occupazione nell’UE tra i giovani (15-29 anni) nel terzo trimestre del 2020 è stato di -2,8% rispetto al terzo trimestre pre-pandemia del 2019. Tuttavia, il terzo trimestre del 2021 ha visto una lenta ripresa, in quanto il tasso di occupazione è stato di -0,1% rispetto al terzo trimestre del 2019.
Rispetto al terzo trimestre del 2019, il trimestre 2020 ha registrato un calo del tasso di occupazione dei giovani, soprattutto nella fascia di occupati di età compresa tra 15 e 29 anni. Le maggiori diminuzioni della quota di occupati di età compresa tra 15 e 29 anni sono state registrate in Lituania, Portogallo, Irlanda e Spagna (-5%). Al contrario, Ungheria, Finlandia, Francia, Austria e Romania hanno riportato diminuzioni inferiori al 2%.
Nel terzo trimestre del 2021, la maggioranza degli Stati membri dell’UE (16 su 27) non ha ancora mostrato una piena ripresa, poiché il tasso di occupazione giovanile è ancora al di sotto del tasso registrato nel terzo trimestre del 2019. Le diminuzioni maggiori sono state registrate in Portogallo, Bulgaria, Lettonia, Rep.Ceca e Polonia (tutti almeno -3% nel terzo trimestre 2021 rispetto al terzo trimestre 2019).
Al contrario, i maggiori aumenti della quota di occupati di età compresa tra 15 e 29 anni nel terzo trimestre del 2021 rispetto alla situazione pre-COVID, sono stati registrati in Irlanda, Francia e Slovenia (tutti almeno +2 punti percentuali nel terzo trimestre del 2021 rispetto al terzo trimestre 2019).
Qui il link al report di Eurostat.