L’Autorità Garante della privacy ha inflitto a Enel Energia una multa di circa 26 milioni e 500 mila euro per il trattamento illecito dei dati personali dei consumatori a fini di telemarketing. Inoltre, l’azienda dovrà adottare alcune misure per conformarsi alla normativa nazionale ed europea sulla tutela dei dati.

Dopo numerose segnalazioni e reclami di utenti che avevano ricevuto telefonate promozionali indesiderate in nome e per conto di Enel Energia, l’Autorità ha indetto un’istruttoria, nel corso della quale, è emerso un invasivo fenomeno di telefonate promozionali indesiderate in assenza di consenso verso utenze riservate o iscritte al Registro delle opposizioni, oltre al tardivo o mancato riscontro a istanze di esercizio dei diritti di accesso ai dati personali o di opposizione al trattamento per finalità di marketing.

Dunque, il Garante ha ingiunto ad Enel Energia di adeguare ogni trattamento di dati svolto dalla rete di vendita a modalità e misure idonee a comprovare che l’attivazione di offerte e servizi e l’attivazione di contratti avvenga solo a seguito di contatti promozionali su numerazioni telefoniche censite e iscritte al Registro degli operatori della comunicazione. Enel Energia dovrà anche adottare ulteriori misure tecniche e organizzative per gestire le istanze di esercizio dei diritti degli interessati, in particolare il diritto di opposizione alle finalità promozionali, in modo da dare riscontro agli interessati non oltre 30 giorni dalla richiesta.

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