Lo stato di emergenza nel nostro Paese, precedentemente in vigore solo fino al 31 dicembre, è stato prorogato fino al 31 marzo.

La decisione del Consiglio dei ministri arriva per arginare la crescita costante dei casi di Covid-19, legati anche alla diffusione della variante Omicron.

Rimarrà quindi il vigore l’uso del Green Pass rafforzato in tutte le regioni, comprese quelle in zona bianca, per tutte le attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni come in zona gialla. Vietato ai non vaccinati e a chi non è guarito recentemente dal Covid-19 l’accesso a ristoranti al chiuso, ai cinema, agli stadi, alle discoteche.

La bozza del decreto proroga anche la possibilità di limitare gli spostamenti su specifiche parti del territorio italiano o, all’occorrenza, anche in tutta Italia. Prevista anche la possibilità di lockdown e quarantena nelle zone dove potrebbe rendersi necessario. La bozza stabilisce anche la proroga dei criteri per stabilire le zone bianche, gialle, arancione e rosse.

Prorogati al 50% anche i congedi parentali per i genitori con i figli in quarantena per Covid, nonché la possibilità di smart working per i lavoratori appartenente alle categorie più fragili.

La bozza non prevede invece l’uso di mascherine all’aperto, decisione che però può essere adottata dai singoli comuni. Resta l’obbligo di mascherina nei luoghi pubblici al chiuso, e resta calmierato il prezzo dei tamponi antigenici rapidi.

Introdotto anche obbligo del test negativo per tutti gli arrivi dai Paesi dell’Unione Europea. Per i non vaccinati, oltre al test, è richiesta anche una quarantena di 5 giorni. L’ordinanza è valida a partire dal 16 dicembre e fino al 31 gennaio.

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