Roma, 19/05/2021 – “La modifica di questa norma prevede che ai destinatari di notificazioni che non siano titolari di un indirizzo di posta elettronica certificata o di un servizio elettronico di recapito certificato qualificato, la notificazione dell’avviso di ricezione è effettuata, da PagoPA, in qualità di gestore della piattaforma, semplicemente attraverso una raccomandata con avviso di ricevimento semplice – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – nel caso di irreperibilità temporanea o di rifiuto delle persone abilitate viene rilasciato unicamente un avviso di giacenza e nel caso si irreperibilità assoluta si ha la restituzione dell’invio al mittente con motivazione.
Queste modalità configurano una grave lesione del diritto di azione e di difesa degli utenti, in quanto viene totalmente bypassata la normativa codicistica e speciale in materia di notificazioni a mezzo posta generando – continua Nesci – un doppio binario dove per i soggetti cui viene effettuata una notifica da parte di un’amministrazione che non ha aderito alla piattaforma valgono le normali e dovute tutele in materia di notificazioni. Al contrario, invece, non è così per gli utenti che ricevono una notificazione da un’amministrazione aderente alla piattaforma.
Questo vìola quanto stabilito dalla Corte Costituzionale in numerose sentenze. In particolare la sentenza n. 175 del 2018 e la sentenza n. 346 del 1998. Per tale motivo la modifica che si intende porre in essere è per U.Di.Con. illegittima e incostituzionale” – conclude Nesci.

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