L’improvvisa svolta digitale nel retail e nel mercato dei servizi causata dall’emergenza coronavirus porta con sè una maggiore velocità e semplicità nelle transazioni (acquisti/vendite). Le regole di tutela tra impresa e consumatore nel frattempo non sono cambiate.
Tutela del Consumatore: i diritti nei contratti via internet
La conclusione del contratto via web non cancella i diritti riconosciuti al consumatore che acquista via pc o via smartphone. In sostanza anche per i contratti via internet tra professionista-imprenditore e utente-cliente si applica il Codice del consumo (Dlgs 206/2005), aggiornato recentemente (legge 31/2019 e legge 37/2019).
Il ruolo delle piattaforme e-commerce
L’unica differenza rispetto a un contratto tradizionale è la presenza di una terza parte “piattaforma e-commerce”, che è il fornitore del servizio di rete. In linea di principio non rispondono di eventuali illeciti commessi, a meno che sia consapevole o reso consapevole che attraverso i suoi servizi vengono commessi reati, nel qual caso ha l’obbligo di far desistere immediatamente gli autori. Ne consegue che al consumatore sono riconosciuti e garantiti i diritti e gli interessi individuali e collettivi, ne è promossa la tutela in sede nazionale e locale, anche in forma collettiva e associativa (class action), anche attraverso la disciplina dei rapporti tra le associazioni dei consumatori e degli utenti e le pubbliche amministrazioni.
Tutela del Consumatore: i diritti fondamentali riconosciuti
Ai consumatori ed agli utenti sono riconosciuti come fondamentali il diritto alla tutela della salute, alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi, a una adeguata informazione e a una corretta pubblicità, alla correttezza, alla trasparenza nei rapporti contrattuali.
Le pratiche commerciali scorrette
Larga parte della tutela del consumatore riguarda le pratiche commerciali scorrette. Tra queste abbiamo:
- quella d’invitare all’acquisto di prodotti ad un determinato prezzo salvo poi rifiutare di accettare ordini per l’articolo;
- un’altra è quella di consegnare entro un periodo di tempo ragionevole;
- inoltre, dichiarare, contrariamente al vero, che il prodotto sarà disponibile solo per un periodo molto limitato;
- determinate condizioni particolari di vendita saranno applicate per breve tempo, in modo da ottenere una decisione immediata.
Questo priva i consumatori della possibilità o del tempo sufficiente per prendere una decisione consapevole.
Tra le pratiche scorrette, ce n’è una drammaticamente attuale, che riguarda l’affermare, contrariamente al vero, che un prodotto ha la capacità di curare malattie, disfunzioni o malformazioni.