Quella dello spreco alimentare è di certo una problematica da risolvere a livello globale, basti pensare che ogni anno vengono buttati nella spazzatura ben 3,9 miliardi di tonnellate di cibo prodotti nel mondo, andando così a creare una vera e propria piaga sociale.
C’è da dire che, nel solo anno del 2020 è stata registrata una decrescita del fenomeno poiché infatti, stando quanto riportano i massimi esperti del settore monitoraggio, in tutto il 2020, si è buttato l’11,78% di cibo in meno rispetto al 2019, un risultato probabilmente da attribuire al periodo del lockdown da covid-19.
Pare infatti che in questo suddetto periodo almeno 4 italiani su 5 abbiano evidenziato una maggiore attenzione sulla gestione del cibo, cercando di adottare tutti quei criteri di responsabilità che gli esperti raccomandano di fare da anni, ovvero quello della corretta conservazione del cibo, l’acquisto di materie prime solo per necessità senza alcuno spreco.
Sono stati adottati tutti gli accorgimenti del caso, come ad esempio il corretto posizionamento del cibo nel frigorifero, da quello fresco a quello imbustato o sotto vuoto a lunga conservazione.
Seppur con una leggera decrescita, i valori che sono emersi comunque sia nel 2020 sono ben lontani dal traguardo dello 0% degli sprechi, ben 1.661.107 tonnellate di cibo in casa sono andate sprecate nel solo anno del 2020, cifre comunque preoccupanti. Il cibo va rispettato e preservato mettendo in atto tutti quei comportamenti responsabili nel rispetto e nella tutela degli altri oltre che di noi stessi.
