Di Fake News se ne sente parlare ogni giorno, in tv, sul giornale, passando per i social network, siamo costantemente “attaccati” da notizie fondate sul nulla, nate da una notizia vera per poi essere distorta. Le più diffuse, di certo, sono quelle che circolano sulla rete, poiché sono più facili sia da reperire e sia da poterle essere condivise più rapidamente con un numero vasto di utenti. In questi ultimi tempi però, l’Unione Europea sembra stia tirando le orecchie al colosso per eccellenza di internet, Google.
L’UE non solo sta invitando Google, ma tutti i grandi motori di ricerca di rete, ad essere più trasparenti sulle azioni concrete per combattere le Fake News, che quotidianamente intaccano la nostra corretta informazione. In un’epoca dominata purtroppo dalla pandemia da Covid-19, la corretta informazione è di vitale importanza per i consumatori che devono fare i conti con innumerevoli notizie false che circolano in rete sul Coronavirus, mettendo a rischio la loro salute e quella degli altri.
Per questo motivo l’Unione Europea, esige che tutti i vari motori di ricerca indirizzino i propri utenti, su siti accertati da professionisti del settore. Poniamo un esempio: se si prova a digitare su internet “covid-19, oppure coronavirus” gli utenti vengono immediatamente indirizzati verso il sito del Ministero Della Salute, dove verranno costantemente aggiornati sulle ultime notizie e soprattutto, su quali comportamenti adempiere per contrastare la diffusione del virus. La corretta informazione è un dovere e un diritto del consumatore, è per tale ragione deve essere tutelato sotto qualsiasi forma.

I commenti sono chiusi.