La tecnologia fa passi da gigante ormai in maniera forsennata, evolvendosi in qualsiasi settore, dalla sanità alla scienza, passando anche per le nostre abitazioni private. Purtroppo, col passare degli anni però, l’evoluzione tecnologica ha avuto anche una preoccupante crescita per quanto riguarda le minacce informatiche. La pandemia attuale ha costretto numerose aziende di ogni settore, ad optare per lo smart working, ovvero il lavoro da casa. Questo cambiamento, per gli hacker rappresenta un’opportunità unica da sfruttare e introdursi nelle reti aziendali, sottraendo informazioni importanti per l’azienda. Gli attacchi ransomware, costituiscono da sempre una fonte di grande preoccupazione per le imprese, poiché difficilmente, una volta sottratti i dati sensibili, si riesce a recuperare il tutto. In un mondo dove ormai la carta, sta lasciando sempre più spazio alla tecnologia digitale, gli attacchi dei cyber criminali, stanno diventando una vera e propria piaga sociale. Basti pensare che, se fino a dieci anni fa, gli archivi dei nostri uffici erano sommersi da carte, oggi si può trovare tutto sul cloud, ovvero, uno spazio di archiviazione personale che risulta essere accessibile in qualsiasi momento ed in ogni luogo utilizzando semplicemente una qualunque connessione ad Internet, una preda per l’appunto succulenta per i cacciatori di informazioni del web. Ma cosa bisogna fare, se siamo stati vittime di attacchi da parte di hacker professionisti? Mettiamo ad esempio quello del furto dei dati personali; l’unica cosa da fare è contattare immediatamente l’istituto bancario in questione e congelare il conto, avvisandoli naturalmente del furto subito. I furti dei dati personali sono qualcosa di molto remunerativo per i cyber criminali, poiché consentono loro di guadagnare in molteplici modi.

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