Roma, 14/05/2020 – “Abbiamo assistito all’ennesima conferenza stampa ricca di annunci con un elenco di risorse messe in campo ma nessuna risposta alle questioni da noi evidenziate – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – si sta prospettando un altro decreto, che eviterei di definire decreto aprile, dove gli utenti avranno liquidità del tutto impercettibili, a fronte di tantissimi voucher. Perché non si pensa a quello che dovranno affrontare i consumatori? È probabile che nella maggior parte dei casi i voucher possano finire nel cassetto senza mai essere utilizzati per mancanza di liquidità per prestazioni economiche accessorie legate al voucher stesso. Sosteniamo e vogliamo sostenere l’economia di tutte le attività, ma non possono essere gli utenti a rimetterci per il bene di tutti. Anche perché, parliamoci chiaro – continua Nesci – fornendo liquidità si aiuterebbero ancora di più anche le piccole e medie imprese. Basta fredde liste della spesa con elenchi di provvedimenti e misure economiche enunciate con toni trionfalistici e che poi però si riducono a grandi ostacoli sia alla ripresa delle famiglie e dei consumatori che rappresentiamo, ma anche di ogni attività. Per i viaggi non ci saranno a disposizione soldi per le famiglie, ma tax credit. Palestre, manifestazioni sportive, abbonamenti per i trasporti saranno rimborsati tramite voucher. La riduzione delle bollette come può fare riferimento solo alle piccole e medie imprese? Come faranno i consumatori a pagare le utenze domestiche un periodo così drammatico non solo a livello sanitario ma anche economico? – si domanda Nesci. Tutto ciò che poteva avere un risvolto sul mondo dei consumatori, di fatto, è stato trasportato sul lato aziende, senza assolutamente incidere sull’utente in generale. Non siamo più disposti a guardare dalla finestra decisioni prese senza che le associazioni dei consumatori rappresentative a livello nazionale vengano ascoltate nei punti che più riguardano l’utenza in generale. Se questo è il modo con il quale si dà peso a chi rappresenta tantissimi cittadini – conclude Nesci – con gli strumenti in nostro possesso ci adopereremo a far arrivare come CNCU nelle Istituzioni, ancora più forte la voce dei consumatori, perché è incredibile come sia data importanza ad ogni realtà e non venga mai presa in esame la situazione in cui verte il singolo utente”.
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