Le imprese possono richiedere il rimborso del 100% delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Domande telematiche a partire dall’11 maggio 2020. Le aziende potranno ottenere un contributo da un minimo di 500 euro a un massimo di 150.000 euro. Come si presenta la domanda?

Invitalia ha pubblicato il bando Impresa SIcura che attua quanto previsto dall’articolo 43, comma 1 del decreto Cura Italia (D.L. n. 18/2020). L’Inail nei giorni scorsi ha trasferito ad Invitalia l’importo di 50 milioni di euro da erogare alle imprese per l’acquisto dei Dpi.

Per la presentazione delle domande è prevista una prenotazione telematica. Questa si basa sull’ordine cronologico che si terrà l’11 maggio 2020 a partire dalle ore 9:00.

Impresa Sicura: quali sono le Imprese che possono richiedere il rimborso?

Possono beneficiare del rimborso previsto dal bando tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato, che, alla data di presentazione della domanda di rimborso, sono regolarmente costituite e iscritte come “attive” nel registro delle imprese.

Saranno ammesse le imprese che hanno la sede principale o secondaria sul territorio nazionale e sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.

Il rimborso è concesso, nei limiti delle risorse disponibili, nella misura del 100% delle spese ammissibili, nel limite massimo di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa cui sono destinati i DPI e, comunque, fino a un importo massimo per impresa di 150 mila euro.

L’impresa è tenuta a dichiarare, nella domanda di rimborso, il numero degli addetti a cui è riferibile l’acquisto di DPI.

Impresa Sicura: quali sono le spese ammissibili?

Sono ammissibili al rimborso le spese sostenute dalle imprese per l’acquisto di DPI le cui caratteristiche tecniche rispettano tutti i requisiti di sicurezza di cui alla vigente normativa.

A tal fine, sono ammissibili le spese per le mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3, per i guanti in lattice, in vinile e in nitrile, per i dispositivi per protezione oculare, per gli indumenti di protezione, quali tute e/o camici, per calzari e/o sovrascarpe, per le cuffie e/o copricapi, per i dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea per i detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.

Dispositivi di protezione individuale (DPI).

Le spese devono essere sostenute nel periodo compreso tra il 17 marzo 2020, data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del decreto Cura Italia, e la data di invio della domanda di rimborso.

A tal fine, rileva la data di emissione delle fatture oggetto di richiesta di rimborso. Le spese dovranno risultare essere connesse a fatture pagate alla data dell’invio della domanda di rimborso attraverso conti correnti intestati all’impresa e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura.

Inoltre, le spese non devono essere oggetto di ulteriori forme di rimborso o remunerazione erogate in qualunque forma e a qualsiasi titolo. Non sono ammissibili a rimborso gli importi delle fatture relativi a imposte e tasse, ivi compresa l’IVA.

Fermo restando il possesso di tutti i requisiti di ammissibilità, le fatture costituenti acconto sulle forniture di DPI sono ammissibili solo a condizione che l’impresa presenti, nella domanda di rimborso, anche la fattura riguardante il saldo della fornitura.

Come si presentano le domande?

Le domande di rimborso devono essere presentate in modalità telematica, secondo una sequenza temporale articolata in tre fasi:

Nella Fase 1 (prenotazione del rimborso)

Le imprese interessate possono inviare, attraverso lo sportello informatico, raggiungibile nella pagina dedicata all’intervento “Impresa SIcura” del sito web di Invitalia, una prenotazione del rimborso. Gli orari sono dalle ore 9:00 alle ore 18:00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal giorno 11 maggio 2020 ed entro il giorno 18 maggio 2020.

Le informazioni necessarie per poter procedere a finalizzare la prenotazione del rimborso sono il codice fiscale dell’impresa proponente, il codice fiscale del legale rappresentante, ovvero del titolare dell’impresa proponente o della persona giuridica in caso di impresa proponente amministrata da soggetti diversi dalle persone fisiche e l’indicazione dell’importo da rimborsare.

Lo sportello informatico assegnerà alle prenotazioni pervenute l’orario di arrivo registrato dai sistemi informatici predisposti dall’Agenzia. Al termine della procedura di prenotazione, l’impresa visualizzerà un messaggio che attesta il predetto orario di arrivo della prenotazione, nonché il relativo codice identificativo. La prenotazione risulta regolarmente inoltrata solo qualora il codice fiscale dell’impresa e il codice fiscale del legale rappresentante/titolare della medesima siano correttamente indicati nell’ambito della procedura. Ciascuna impresa può presentare una sola prenotazione di rimborso.

Nella Fase 2 (pubblicazione dell’elenco cronologico delle prenotazioni del rimborso)

Avviene entro tre giorni dal termine finale per l’invio della prenotazione del rimborso. Nella pagina dedicata all’intervento “Impresa SIcura”, sarà pubblicato l’elenco di tutte le prenotazioni correttamente inoltrate dalle imprese nell’ambito della fase 1, ordinate secondo il criterio cronologico definito sulla base dell’orario di arrivo della richiesta.

L’elenco indicherà, per ciascuna prenotazione, l’importo del contributo richiesto e l’esito della prenotazione stessa. I casi  possibili sono i seguenti: prenotazioni collocate in posizione utile per l’ammissibilità a presentare domanda di rimborso e prenotazioni risultate non ammissibili alla successiva fase di presentazione della domanda di rimborso.

I soli soggetti la cui prenotazione è collocata in posizione utile saranno ammessi a procedere alla compilazione della domanda di rimborso.

Nella Fase 3 (compilazione e istruttoria della domanda di rimborso)

Le imprese la cui prenotazione risulta utilmente collocata sono chiamate a compilare la domanda di rimborso. Lo devono fare attraverso la procedura informatica raggiungibile nella pagina dedicata all’intervento “Impresa SIcura”. Le imprese sono tenute a presentare, pena la decadenza della prenotazione, la domanda di rimborso redatta attraverso la procedura informatica.  Questa deve contere le informazioni indicate nell’apposito modello, disponibile, in visione, nella sopra indicata sezione del sito web di Invitalia. Il tutto a partire dalle ore 10:00 del giorno 26 maggio 2020 ed entro le ore 17.00 del giorno 11 giugno 2020.

Ai fini di controlli, alla  domanda bisogna allegare la documentazione di spesa, consistente nelle fatture relative agli acquisti di DPI e relative evidenze di pagamento. L’accesso alla procedura informatica è riservato al legale rappresentante/titolare dell’impresa proponente, come risultante dal Registro delle imprese. Questo prevede l’identificazione e l’autenticazione tramite la Carta nazionale dei servizi.

Impresa Sicura: Erogazione e controlli

Successivamente all’adozione del provvedimento di ammissione al rimborso, Invitalia procede all’erogazione dello stesso sul conto corrente indicato dall’impresa nella domanda di rimborso. Invitalia, successivamente all’erogazione del rimborso, procede allo svolgimento dei controlli previsti dalle disposizioni nazionali. Li fa al fine di verificare, su un campione significativo di imprese, la veridicità delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio rilasciate.

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