Roma, 03/02/2020 – “La sanzione di 228 milioni che l’Autorità Antitrust ha irrogato a Fastweb, TIM, Vodafone e Wind è l’ovvio risultato di una condotta assai gravosa sugli utenti – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – l’intesa anticoncorrenziale in capo al repricing che ha visto protagonisti tutti i più grandi operatori telefonici ha mostrato il passaggio dalla fatturazione a ventotto giorni a quella mensile, ma con il mantenimento dell’aumento tariffario pari all’8,6%. Non è ammissibile un comportamento del genere, nel momento in cui gli operatori vengono pescati con le mani nel barattolo della marmellata cosa fanno? Invece di riporlo, ne prendono un altro e ricominciano da dove erano rimasti come se nulla fosse accaduto. Gli utenti non sono sportelli automatici dai quali è possibile prelevare somme di denaro senza sosta – continua Nesci – è un atteggiamento che non è tollerabile e come associazione che tutela i consumatori monitoreremo i prezzi dei gestori affinché non provino a fare i furbetti un’altra volta, magari con aumenti che poco alla volta portino nuovamente alla stessa situazione. La multa di 228 milioni è il classico risultato del detto – conclude Nesci – chi è causa del suo mal, pianga sé stesso”.

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