Aggiornamento del 28/01/2020

L’Oms definisce «elevato» il rischio globale derivante dal virus.

I numeri della pandemia

Consumatori – Peggiorano i dati del virus cinese. Il bilancio attuale del Coronavirus cinese è di 106 vittime e oltre 4.500 casi di contagio. Il nuovo coronavirus di Wuhan ha causato finora più di 100 decessi nella sola provincia di Hubei. Sono questi i numeri della pandemia in corso forniti dalle autorità cinesi. Allo stato attuale ci sono quasi 7mila casi sospetti in attesa di conferma.

I paesi coinvolti

Sono 12 al momento i paesi coinvolti nel mondo dal virus cinese. In ultimo si è aggiunta anche la Germania dove si registrato un primo caso. Secondo caso invece registrato in Canada. Gli altri paesi coinvolti sono: Thailandia, Corea del Sud, Giappone, Taiwan, Macao, Hong Kong, Stati Uniti d’America, Filippine, Singapore, Vietnam, Francia, Nepal, Australia, Malesia, Cambogia e Sri Lanka.

Scuole rimandata la riapertura

La Cina rinvia sine die l’inizio del secondo semestre per scuole ed università e chiede ai propri connazionali di evitare viaggi all’estero. E’ quanto disposto dal ministero dell’Educazione. Le università e gli istituti scolastici dovranno rimandare l’apertura del semestre. Gli studenti potranno ritornare a scuola solo con un’apposita autorizzazione. Le date di riapertura di asili nido, scuole e istituti secondari, saranno determinate dalle autorità scolastiche locali in accordo con il governo centrale.

Evitare viaggi all’estero

Le autorità cinesi al fine di scongiurare il rischio contagio, hanno invitato i cittadini cinesi a evitare i viaggi all’estero per garantire la salute e sicurezza degli stessi di cinesi e stranieri. La riduzione dei movimenti trans-frontalieri può aiutare a prevenire e controllare la diffusione del Coronavirus, il cui focolaio è stato trovato a Wuhan.

Rientro dei cittadini stranieri

Gli Usa hanno predisposto dei voli charter per il rientro dei suoi connazionali residenti in Cina. Restano in sospeso una sessantina di italiani. Oggi dovrebbero rimpatriare i diplomatici del consolato e alcuni cittadini americani con direzione San Francisco. Gli altri governi, tra cui Giappone, Regno Unito, Germania, Francia e Italia, stanno a loro volta mettendo a punto piani di evacuazione per i loro connazionali.  La Farnesina, dopo aver offerto ai cittadini italiani una via d’uscita per via terra, mediante due settimane di quarantena in un’altra città cinese, ora sta valutando l’ipotesi del rimpatrio diretto via aerea con tutte le autorizzazioni e precauzioni del caso.

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