Ci saranno novità per l’uso dell’ora legale. Sul tema l’Italia ha detto no.

Cosa succederà nel nostro paese?

In Italia per l’anno in corso verrà adottata regolarmente l’ora legale. Da domenica 29 marzo le lancette degli orologi verranno spostate un’ora in avanti. Grazie a questo accorgimento le giornate appariranno più lunghe fino ad ottobre. Ma questa non sarà l’ultima volta in cui in Italia verrà adottata l’ora legale.

La decisione dell’Italia

Da pochi giorni è arrivata la decisione in merito alla possibilità di abolire l’ora legale. Il nostro paese in merito ha detto no. Nella nostra Nazione continuerà a restare in vigore il doppio orario. Il Governo ha espresso a Bruxelles la volontà di rimanere con la situazione attuale.

Ora legale: vantaggi e svantaggi

I motivi che hanno fatto prendere questa decisione al Governo italiano sono tre. La mancata abolizione del doppio orario è dovuta in primis ad una mancanza di valutazione sui vantaggi e sugli svantaggi. Non esiste, secondo il Governo italiano, una valutazione esaustiva in grado di giungere ad una conclusione se la cosa generi vantaggi o svantaggi. Da un punto di vista psico-fisico, è difficile stabilire scientificamente se il cambiamento di orario può arrecare danno ai cittadini che lo attuano.

I motivi: natura economica?

Un altro motivo che ha indotto l’Italia a tenere il doppio orario è di natura economica. Con l’ora legale, il nostro paese è riuscito negli anni ad ottenere un notevole risparmio energetico. Per metà anno, grazie all’uso dell’accorgimento, è possibile accendere le luci un’ora dopo. Secondo uno studio condotto da Terna – Rete Elettrica Nazionale, l’operatore che gestisce le reti per la trasmissione dell’energia elettrica con sede a Roma, si è registrato un risparmio corrispondente a circa 100 milioni di euro all’anno.

I motivi: difficoltà nel mercato comunitario?

La terza ed ultima motivazione, sul mancato cambiamento, è rappresentata dalle perplessità al riguardo sulle possibili diverse scelte di orari adottate dagli altri paesi europei. Applicare fusi diversi potrebbe mettere a rischio il corretto funzionamento del mercato comunitario. Alla luce di ciò, in Italia non ci sarà nessun cambiamento. La nostra organizzazione, pertanto,  avvisa i consumatori che si andrà avanti con l’ora legale, la quale entrerà in vigore il prossimo 29 marzo.

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