Sanzione di 5 milioni di euro Eni Diesel +

L’Antitrust ha comminato una sanzione di 5 milioni di euro alla società Eni S.p.A. per pubblicità ingannevole nei confronti dei consumatori. La società del cane a 6 zampe è stata multata perché nella campagna promozionale per il carburante Eni Diesel + ha utilizzato affermazioni positive ed ecologiche in merito all’impatto con il suo utilizzo.

Pratica commerciale ingannevole

L’inganno per i consumatori derivava dalla pratica commerciale fatta dall’Eni, la quale asseriva che l’utilizzo del carburante Diesel +, gasolio utilizzato per autotrazione e fortemente inquinante, produceva di risparmio dei consumi e riduzioni delle emissioni gassose in atmosfera. Il messaggio ingannevole è frutto della confusione che ha generato nel consumatore il prodotto pubblicizzato EniDiesel+ e la sua componente biodiesel HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), chiamata da Eni “Green Diesel”.

Eni Diesel + è un green diesel?

La Eni S.p.A., nel suo messaggio promozionale, ha attribuito al prodotto nel suo complesso vanti ambientali che non sono risultati fondati. Si è utilizzato in maniera l’aggettivazione “Green Diesel”, qualifiche come “componente green” e “componente rinnovabile”. Inoltre altri claim di tutela dell’ambiente, tra cui “aiuta a proteggere l’ambiente”. L’utilizzo di questo carburante secondo la Eni contribuiva a diminuire le emissioni, sebbene il gasolio per autotrazione, per sua natura è altamente inquinante, non poteva essere considerato “green”.

Cosa dicono le risultanze istruttorie?

Le risultanze istruttorie, come ha dichiarato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, non hanno confermato i dati promossi della società petrolifera. Secondo loro il prodotto vantava caratteristiche relative alla riduzione delle emissioni gassose, delle emissioni di CO2, e dei consumi non veritiere, in quanto parziali.

Interruzione campagna stampa: possibile ricorso?

Nel corso del procedimento la società ENI, per la pratica commerciale effettuata, ha avviato l’interruzione della suddetta campagna stampa. La stessa si è impegnata a non utilizzare più, con riferimento a carburanti per autotrazione, la parola “green”. La decisione dell’Antitrust ha generato una grande sorpresa. La società, dopo aver valutato le motivazioni,  fa sapere che si riserverà nel valutare se presentare ricorso per  il provvedimento al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.

As Seen On
I commenti sono chiusi.