Roma, 09/01/2020 – “Collegarsi ai social network via smartphone non è mai stato così semplice, purtroppo però si finisce col dimenticare che quell’APP o quel servizio rappresentano una finestra d’accesso sulla rete – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – se questa facilità ha da un lato cambiato il mondo e annullato le distanze, dall’altro ha dato accesso ad un luogo potenzialmente pericoloso, se non visitato con le opportune precauzioni. La fruizione di siti e piattaforme richiede, poi, particolare attenzione quando, come in questo caso, il servizio è pensato per un pubblico giovane, che sottovaluta gli eventuali pericoli”.
Secondo i ricercatori di Check Point Research, la popolare APP che permette di condividere video di 15 secondi ha sofferto di un grave bug. I malintenzionati avrebbero potuto accedere agli account ed effettuare operazioni senza il consenso dei titolari degli stessi, ad esempio condividere e cancellare video, modificare la privacy dei video da privata a pubblica e sottrarre dati personali sensibili come nome e cognome, e-mail e data di nascita.
“Sembra che il bug sia stato risolto, per cui invitiamo gli iscritti ad aggiornare al più presto l’APP sul proprio smartphone, ma non può finire qui – continua Nesci – un’azienda che ha in mano informazioni sensibili, soprattutto se di minorenni, deve avere l’obbligo di mettere in guardia l’utenza ed essere il più trasparente possibile in casi come questo. Noi vogliamo vederci chiaro, per questo abbiamo provveduto a contattare il Garante per la Protezione dei Dati Personali, affinché possa far luce sull’accaduto e su come TikTok ha affrontato il problema – conclude Nesci – lo dobbiamo ai nostri figli”.

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