Roma, 08/01/2020 – “L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di nove società di calcio di Serie A – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – sarebbe emerso che queste società avrebbero inserito delle clausole vessatorie nei contratti di acquisto di abbonamenti e biglietti per le partite. Le società di Serie A coinvolte nell’istruttoria sono Inter, Milan, Roma, Lazio, Cagliari, Genoa, Udinese, Atalanta e Juventus e le clausole che avrebbero inserito nei contratti in questione, lederebbero i diritti dei consumatori – continua Nesci – in particolare, non verrebbe riconosciuto loro un rimborso, totalmente o parzialmente, del biglietto o dell’abbonamento nei casi di rinvio di partite o di chiusura dello stadio. Già nei mesi precedenti si era sollevata questa ipotesi e, ancora oggi, nonostante il sollecito da parte dell’Autorità, queste società sembra facciano orecchie da mercante. I diritti dei consumatori sono sacrosanti e, a fronte di un acquisto così sostanzioso come un abbonamento. I tifosi non possono essere usati dalla società solo per incrementare il loro fatturato, non è concepibile una cosa del genere. Non è possibile che i tifosi subiscano le conseguenze di imprevisti imputabili alla società come può essere la chiusura di una tribuna piuttosto che di un altro settore, anzi vanno risarciti e rimborsati anche perché molti di questi vivono distanti dallo stadio e per raggiungerlo spesso devono affrontare ulteriori spese, come può essere la prenotazione di un viaggio e di un albergo. In passato ci siamo già occupati di diversi disservizi relativi all’acquisto di abbonamenti sportivi e non permetteremo nemmeno questa volta che a farne le spese siano i tifosi – conclude Nesci – attendiamo che l’Autorità prosegua nelle sue verifiche e vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda”.

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