Ancora una volta è Milano la città dove si vive meglio in Italia. La metropoli meneghina è sul gradino più alto del podio per il secondo anno di fila – a consacrarla è l’indagine de Il Sole 24 Ore per l’edizione “extra large” in occasione del trentennale, che rileva il benessere nelle province e nelle città metropolitane italiane mediante 90 indicatori. Fanalino di coda, per la quarta volta nella storia dell’indice, è risultata Caltanissetta.
A sancire il primato del capoluogo lombardo sono diversi elementi: aumento della popolazione residenze dal 2012, uno stila di vita più green e più smart, un’offerta culturale corposa e lo sviluppo delle periferie capaci di generare lavoro e ricchezza. Unica défaillance è data dalla sicurezza, dovuta all’alto numero di reati denunciati.
Appena dietro la metropoli lombarda, nella classifica 2019, si piazzano le province di Bolzano, Trento e Aosta; Bolzano per dati demografici e società, Trento per l’Ambiente e i servizi e Aosta per la ricchezza e i consumi – piccole realtà provinciali che si riconfermano, funzionano molto bene, con una gestione autonoma. Nella top 10 quest’anno anche Monza e Brianza e Verona; Roma, diciottesima, sale di tre posizioni rispetto allo scorso anno; in ascesa anche Cagliari, Genova, Firenze, Torino e Bari.
Ciò nonostante, il gap tra Nord e Sud non va ad affievolirsi: gli ultimi posti della classifica sono occupati da tutte città Mezzogiorno con Enna al 104° posto, Foggia al 105° e Crotone al 106° prima della già citata Caltanissetta.
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