Non c’è pace per i consumatori, neanche a tavola. Aumentano i prodotti contraffatti in commercio, per un giro d’affari che pare attestarsi sui 340 miliardi di euro. Il settore che guida questa speciale classifica negativa è quello agroalimentare, sia per ciò che può subire il consumatore, che per quello che può ripercuotersi sull’azienda. A preoccupare e non poco, sono le frodi per le indicazioni geografiche europee, oltre i 4 miliardi, circa il 10% della produzione legale. Le merci contraffatte in Europa superano gli 80 miliardi, con conseguenti dati negativi anche per ciò che riguarda i posti di lavoro diretti persi, circa 430.000. Ma come si combatte la frode alimentare? Naturalmente in cima alla scala che porta alla sicurezza dei prodotti nostrani ci sono i controlli. Maggiori controlli portano ad una più semplice rintracciabilità dei prodotti contraffatti che, al tempo stesso, vedrebbero crollare le loro vendite. Ma la contraffazione alimentare si combatte anche con l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini, che hanno bisogno di avere tutte le informazioni necessarie per riconoscere un prodotto nostrano da uno che, invece, non solo non fa parte del nostro territorio, ma rischia di essere soprattutto dannoso. È necessario prevenire le frodi ed essere a conoscenza delle modalità adatte alla riconoscibilità delle stesse, ecco perché in questo senso entra in gioco un progetto come “All You Need is Food” che per prevenire lo spreco alimentare, cerca di fornire anche alcune informazioni importanti sulla contraffazione alimentare.

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