Roma, 12/04/2019 – L’Istat ha diramato, con il comunicato odierno, i conti economici per settori istituzionali, concentrandosi in particolare sull’esame dell’indice della propensione al risparmio per le famiglie italiane.

/n
/n

“Accogliamo positivamente – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – questa notizia soprattutto per il fatto che, secondo i dati disponibili, nel 2018 le famiglie hanno risparmiato grazie al leggero aumento delle retribuzioni (+2,9% rispetto al 2017)”.

/n
/n

Dopo quattro anni di calo, si evince dallo studio Istat, come nel 2018 la propensione al risparmio delle famiglie sia salito all’8,1% e il loro potere d’acquisto sia aumentato dello 0,9% rispetto all’anno precedente.

/n
/n

Notizie, quindi, confortanti per i consumatori italiani, rispetto a quanto precedentemente diramato dall’istituto, relativamente al clima di fiducia generale dei risparmiatori in Italia.

/n
/n

 “Tuttavia – continua Nesci – non possiamo ancora dire che la fase critica per la condizione delle famiglie italiane sia scongiurata, visto che si tratta pur sempre di una quota solo leggermente più alta dell’anno precedente (7,8%).”

/n
/n

 Ciò, purtroppo, si evince anche dalla spesa per consumi che, in termini correnti, aumenta soltanto dell’1,6%, in decisa decelerazione pertanto rispetto al 2017 (+2,7%) e con una dinamica inferiore a quella del reddito disponibile (+1,9%), sottolinea l’Istat.

/n
/n

“Le misure economiche a favore delle famiglie e dei consumi andrebbero quindi riviste in quest’ottica – conclude Nesci – perché soltanto una ripresa dei consumi al dettaglio può consentire una crescita in termini reali che incida sul benessere collettivo”.

/n

As Seen On
I commenti sono chiusi.