COMUNICATO STAMPA

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Roma, 26/07/2017 – “Questa mattina abbiamo appreso dell’intrusione informatica al database Unicredit contenente i dati di clienti italiani per prestiti personali. L’hackeraggio sarebbe avvenuto, secondo quanto comunicato da Unicredit, a causa di un partner commerciale esterno italiano – ha detto il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – purtroppo non si tratta della prima violazione, quindi è necessario che l’azienda valuti attentamente il livello di protezione”.

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Non sarebbe stato rubato nessun dato relativo ad un possibile accesso ai conti dei clienti, almeno fino a questo momento. Sono tuttavia stati rubati dati sensibili di circa 400.000 clienti Unicredit e la banca ha messo subito a disposizione un numero verde dedicato per i clienti che desiderano ulteriori informazioni.

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“Unicredit dice di aver messo a disposizione immediatamente un servizio clienti per una maggior tutela, ma forse non ricordano che la prima violazione risale al 2016 – conclude Nesci – dobbiamo necessariamente capire cosa sta accadendo, al fine di tranquillizzare i consumatori e soprattutto informarli su quali dati siano stati trafugati dagli hackers e con quali rischi”.

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