COMUNICATO STAMPA

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Telecomunicazioni. Superata la banda stretta è ora di inserire ADSL come condizione di servizi minima

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L’U.Di.Con presenta le osservazioni all’AGCOM

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Roma, 16 febbraio 2017 – “È ora che anche l’Italia si adegui alla normativa europea per ciò che concerne la connessione dati, introducendo l’ADSL come servizio universale minino garantito – lo ribadisce in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con., Denis Nesci – i consumatori italiani, al pari di quelli di altri paesi europei, devono avere la possibilità di poter accedere a servizi collegati alla rete in un batter d’occhio, tale eccellenza può essere possibile solo eliminando dal Servizio Universale la cosiddetta connessione dati a banda stretta diventata ormai superata”.

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L’Unione per la difesa dei consumatori nella giornata di ieri ha presentato all’AGCOM le proprie osservazioni, mettendo in evidenza l’obsolescenza della connessione a banda stretta, cosiddetta 56 k che, alla luce degli sviluppi degli ultimi anni, non risulta più idonea a garantire un accesso internet efficace, richiedendo più del doppio del tempo per l’apertura di una pagina internet. Vale la pena inoltre sottolineare che proprio la Commissione Europea, nella comunicazione del 23 novembre 2011 (COM/2011/0795), ha ritenuto che fosse opportuno chiedere agli Stati membri di prevedere l’inclusione delle connessioni a banda larga (ADSL) negli obblighi di Servizio Universale, nei casi in cui tale velocità di connessione sia usata a livello nazionale da almeno la metà delle famiglie a cui si aggiunge almeno l’80% delle famiglie che dispongono di una connessione alla banda larga.

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Allo stato attuale c’è un’effettiva disparità di chances tra i consumatori che hanno la possibilità di usufruire di una connessione ADSL e coloro che sono invece, loro malgrado, necessariamente vincolati ad una connessione dati a 56k – continua il Presidente Nesci – è arrivata l’ora di superare questo limite, per questo abbiamo chiesto all’Autorità di costituire un tavolo congiunto tra le Associazioni dei Consumatori e le Aziende coinvolte, affinché attraverso il confronto e la discussione tra esperti in materia si possa finalmente giungere alla definizione della normativa”.

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