La Corte di Giustizia Europea si è pronunciata di recente in merito alla direttiva 2005/29/CE relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avrà la facoltà di sanzionare, d’ora in avanti, anche coloro che adotteranno pratiche commerciali scorrette, rivolte nei confronti di un solo consumatore. Tale provvedimento risulta una vera e propria novità, dal momento che, lo stesso codice del consumo, all’articolo 20, stabiliva come sanzionabile una pratica commerciale scorretta solo se rivolta ad un gruppo di consumatori.

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La Corte di Giustizia Europea si è espressa a riguardo, mossa dal caso di un consumatore ungherese che aveva ricevuto informazioni del tutto errate in merito al contratto stipulato per l’abbonamento tv.  La Corte chiarisce che la direttiva deve essere interpretata nell’ambito di una comunicazione scorretta tra venditore e consumatore, di un’ informazione che, come nel caso esaminato, può trarre in inganno lo stesso acquirente e quindi può essere qualificata come “ingannevole”.

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Buone notizie, dunque, per i singoli consumatori di tutta Europa che avranno una possibilità in più di far valere i propri diritti, avendo conquistato nuove garanzie per una maggior tutela.

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