“La vicenda del sequestro degli autovelox ha dell’incredibile e fa riflettere sull’atteggiamento di chi cerca di esprimere le tasche degli automobilisti con una condotta fraudolenta, e della facilità con cui ciò possa avvenire”. Lo afferma Denis Domenico Nesci, presidente dell’Unione per la difesa dei Consumatori. “L’amaro commento di Nesci- si legge in una nota dell’Udicon – riflette in pieno lo stato d’animo di moltissimi cittadini, alle prese con autovelox assolutamente sprovvisti dei requisiti richiesti dalle prescrizioni tecnico-amministrative. L’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, scopetta dalla Guardia di Finanza di Sala Consilina, la quale ha sequestrato oltre 50 autovelox con un’operazione che ha riguardato più di 70 comuni in tutto il Paese, è forse la dimostrazione più eclatante dell’abuso che viene fatto di questi strumenti. Non è infatti la prima volta che vengono realizzati massicci sequestri di macchinette adibite alla rivelazione della velocità, ormai vero e proprio incubo per chiunque si metta alla guida”. “Occorre intervenire in maniera decisa- sostiene ancora il presidente dell’Udicon – affinchè non vengano perpetuati altri inganni nei confronti dei cittadini consumatori da parte di persone senza scrupoli. Ed è inammissibile che ci si debba preoccupare del fatto che chi abbia il compito di garantire il rispetto delle regole agisca con tale superficialità. Pertanto chiediamo agli enti pubblici di provvedere a un controllo severo e minuzioso di quei lavori che vengono affidati a società private, in modo tale che vengono affidati a società private, in modo tale da garantire la tutela dei diritti dei cittadini”.

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